Passa ai contenuti principali

Sigaretta elettronica: una speranza andata in fumo?

Il vapore della sigaretta elettronica non è innocuo come sembra: l'assunzione di nicotina e la dipendenza sono analoghe a quelle da fumo "normale", l'effetto ansiogeno è addirittura maggiore, mentre l'astinenza acuta è minore. A dimostrarlo un gruppo di ricercatori dell'IN-CNR (Istituto di Neuroscienze) e dell'Università Statale di Milano.

Sigaretta elettronica
Immagine di pubblico dominio: https://commons.wikimedia.org/wiki/User:MGA73bot2
Lo studio ha confrontato gli effetti dell'inalazione del fumo di tabacco con quelli dei vapori di nicotina da sigaretta elettronica. L'analisi del comportamento e degli aspetti neurochimici, osservati durante la somministrazione e a distanza di un mese dalla sospensione del trattamento, è pubblicata sulla rivista "European Neuropsychopharmacology".

I ricercatori erano coordinati da Cecilia Gotti (IN-CNR), Francesco Clementi (IN-CNR e Università Statale di Milano), e Mariaelvina Sala (Università Statale di Milano), in collaborazione con Michele Zoli, dell'Università di Modena e Reggio Emilia.

"I dati indicano che la sigaretta elettronica non è innocua, che dà una forte dipendenza e che possiede un effetto ansiogeno rilevante", spiega Sala. "I due trattamenti, con sigaretta elettronica o convenzionale, sono stati effettuati su un gruppo di topi, sottoposto a quantità di nicotina simili a quelle assunte da un fumatore nell'arco di due mesi."

I due gruppi sono risultati simili, sia per quanto riguarda l'assunzione di nicotina, sia per il grado di dipendenza che generano. Invece, i test comportamentali indicano che l'astinenza acuta da sospensione di sigaretta elettronica è minore rispetto a quella indotta dal fumo "normale", come pure il deficit cognitivo.

"A fronte di questi dati positivi, è stato però riscontrato un maggior aumento dell'ansia e dei comportamenti compulsivi, nel caso di sospensione del vapore di sigaretta elettronica, osservabile anche dopo un lungo tempo dall'interruzione. Questo indica che nel fumo di tabacco e nel vapore di sigaretta elettronica sono presenti, oltre alla nicotina, composti finora non identificati, che possono provocare queste diverse risposte".

Il fumo di tabacco produce milioni di morti ogni anno, circa 70.000 in Italia. Questo perché causa tumori, malattie respiratorie e cardiovascolari che comportano un costo altissimo in termini di sofferenza e impegno economico per il servizio sanitario nazionale. La sigaretta elettronica è parsa, inizialmente, come un sostituto inoffensivo.

"I nostri esperimenti hanno monitorato alcuni effetti di questi trattamenti sul cervello, ma è necessario ricordare che la nicotina ha anche importanti effetti sullo sviluppo del sistema nervoso, e che un trattamento involontario del feto, del neonato e del bambino con vapori di nicotina ritenuti innocui, potrebbe avere conseguenze importanti nel comportamento da adulti", precisa Gotti.

"Non va, poi, dimenticata l'azione pro-tumorale svolta dalla nicotina e dai suoi metaboliti, attraverso la liberazione di fattori infiammatori, che stimolano la crescita di cellule tumorali, e che sono tossici a livello della pelle e del tratto gastrointestinale".

Infine, i ricercatori sottolinenano che le sostanze aggiunte nel vapore di nicotina delle sigarette elettroniche non si conoscono. Sarebbe opportuno predisporre regole e controlli, affinché le sigarette elettroniche rappresentino una vera alternativa al fumo di sigaretta convenzionale, e non un pericolo ancora ignoto.

Commenti

  1. E' vero che la nicotina è una sostanza che causa dipendenza, ma dobbiamo ricordare che esistono in commercio anche sigarette elettroniche senza nicotina. Inoltre, le sigarette elettroniche impiegano una miscela fatta di acqua, glicole propilenico, glicerina vegetale ed aromi, che non causano danni alla salute umana, a differenza delle sigarette classiche che a causa della combustione generano un numero elevato di sostanze nocive e cancerogene. Complimenti per il blog!

    RispondiElimina

Posta un commento

Che ne pensi?

I post più letti dell'ultimo mese

10 libri sulla scienza da leggere almeno una volta nella vita

Di libri da leggere almeno una volta nella vita, ce ne sarebbero centinaia . Libri, come L'origine delle specie di Charles Darwin , sono delle pietre miliari per la scienza e per la letteratura. Ma non lo troverete, in questo elenco. Invece, i 10 libri che ho scelto sono meno noti. Ma mi hanno fatto amare la scienza e hanno cambiato il mio modo di pensare e di guardare il mondo . 1. Il mago dei numeri di Hans Magnus Enzensberger . Dodici notti. Dodici sogni, in cui Roberto incontrerà il Mago dei numeri. Roberto non sopporta la matematica. Ma i suoi viaggi notturni in compagnia del mago gli faranno cambiare idea. È vero, si tratta di un libro per ragazzi, ma lo trovo divertente da rileggere anche adesso . Ed è perfetto da far leggere nelle scuole: tutti gli studenti vorranno essere come il protagonista, e diventare apprendisti dei numeri. 2. Morti di scienza di Pierre Zweiacker . Ecco un punto di vista insolito sulla storia della scienza: inventori e

Ciro e Antonio: dinosauri italiani

Ciro e Antonio sono fossili di dinosauro famosi nel mondo, ma praticamente sconosciuti nel nostro Paese. Ve li voglio presentare . Ciro è stato il primo dinosauro in assoluto ad essere scoperto in Italia, a Pietraroja (Benevento) nel 1980. Lo scopritore, Giovanni Todesco , era un appassionato di fossili che scambiò il piccolo dinosauro per una semplice lucertola e per questo motivo conservò l'esemplare in casa sua per anni. Nel 1993, dopo aver visto il film "Jurassic Park", decise di mostrare il fossile al paleontologo Giorgio Teruzzi, che lo riconobbe per quello che era: un piccolo di dinosauro.   (la foto è di proprietà di Scienza in Rete ) Nel 1998 venne riconosciuto come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia . Il fossile, infatti, è fra i più completi che esistano ed è il primo a presentare organi interni e tessuti molli in uno straordinario stato di conservazione .

7 soluzioni alla crisi idrica che non credevate possibili

La scarsità d'acqua, la sua mancata potabilizzazione e l'assenza di servizi igienici adeguati causano ogni anno più vittime di tutte le guerre . Ogni 20 secondi , in media, muore un bambino a causa di malattie dovute a questi problemi. Entro il 2025 , la sola agricoltura richiederà l'equivalente d'acqua di 20 fiumi della portata del Nilo . E nei paesi con popolazione molto numerosa, come India e Cina, le forniture d'acqua dolce finiranno anche prima. La foto è di dominio pubblico. Nei paesi in via di sviluppo, il 90 % delle acque di scarico vengono riversate direttamente nei fiumi senza alcun trattamento . E pensate che 1 litro di acqua di scarico inquina circa 8 litri di acqua dolce. Se a tutto questo aggiungete i cambiamenti climatici in atto, l'aumento della popolazione del pianeta, e il fatto che 2 miliardi di persone già vivono in assoluta scarsità d'acqua , è evidente che le nostre riserve si esauriranno in fretta. Le tecnologie

10 aziende italiane che puntano su ricerca e innovazione

Inutile negarlo, l’Italia non è il Paese più in forma del mondo. Ma le 10 aziende  di cui parleremo sono la prova che qualcosa si sta muovendo. Sono tutte aziende che investono in ricerca ed innovazione , che sfornano prodotti ad altissimo contenuto tecnologico , e che spesso si sono aperte con successo al mercato internazionale. Forse, anche grazie a loro, guarderemo al nuovo anno con un pizzico di ottimismo in più. 1.      Partiamo con ADAM (Advanced Data Analysis inMedicine) , spin-off dell’ Università del Salento , nata da un gruppo di fisici, informatici e medici.   ADAM sviluppa programmi per l’ imaging in medicina , in particolare per la rilevazione automatica o semiautomatica di malattie , assistita da computer. Lo scopo è aumentare l’attendibilità della diagnosi e l’efficacia della terapia, e nel contempo, ridurre la spesa pubblica sanitaria, migliorando anche la qualità di vita del paziente.   Tra i suoi prodotti c’è GlioCAD , che è un programma in grado di localiz

Dimenticate gli OGM: il futuro sono gli OGE

Le piante modificate con la tecnica di editing genomico CRISPR sono tanto diverse che modificheranno i toni del dibattito, e renderanno necessario ripensare che cos'è un OGM. Immagine di pubblico dominio Il segno distintivo di una tecnologia innovativa è la velocità con cui è applicata dai ricercatori. Da questo punto di vista, la CRISPR si situa tra i più importanti strumenti di cui si è dotata la biologia nell'ultimo mezzo secolo . Questa tecnica si porta dietro implicazioni spettacolari , e ha colpito la comunità scientifica con la forza di un tornado. La rivoluzione della CRISPR potrebbe avere i suoi effetti più profondi in agricoltura . Ad esempio, i ricercatori cinesi hanno stupito la comunità degli agricoltori nel 2014, quando hanno mostrato che la tecnica poteva essere usata per rendere il grano resistente all' oidio , un'infezione fungina detta anche nebbia o mal bianco. L'aspetto rivoluzionario della CRISPR è la sua precisione. Infatti, permet