È stato recentemente pubblicato uno studio dell'ISMAR-CNR, sulla presenza di microplastiche nel Mediterraneo occidentale: sono state rilevate concentrazioni tra le più alte del mondo. La costa toscana è quella più colpita.
L'Istituto di Scienze Marine del CNR di Lerici (ISMAR-CNR), in collaborazione con le Università di Ancona, del Salento e Algalita Foundation (California), ha da poco pubblicato su "Scientific Reports" una stima della presenza, nel 2013, di microplastica galleggiante in mare aperto nel Mediterraneo occidentale.
"Per la prima volta sono stati individuati i polimeri che costituiscono la microplastica galleggiante in mare, e la loro distribuzione. Si tratta soprattutto di polietilene e polipropilene, ma anche di frammenti più pesanti, come poliammidi e vernici, oltre a policaprolactone, un polimero considerato biodegradabile", afferma Stefano Aliani, dell'ISMAR-CNR.
"Questo tipo di informazioni sono importanti per avere una stima precisa della dimensione del problema generato dai rifiuti di microplastica in mare, e per attivare opportuni programmi di riduzione della presenza di questi inquinanti".
Le plastiche non sono distribuite in modo omogeneo nel Mediterraneo. "Le ragioni di questa disomogeneità dipendono dalle diverse sorgenti di rifiuti, che possono essere le aree densamente abitate lungo la costa, i fiumi e i processi di trasporto marino tipici di un bacino", prosegue il ricercatore del CNR.
"Ogni anno, nel mondo, vengono prodotti circa 300 milioni di tonnellate di plastica, e si pensa che fino a 12 milioni di tonnellate finiscano in mare. La microplastica è formata da quei frammenti di plastica più piccoli di due millimetri che, anche se non visibili ad occhio nudo, sono stati trovati a galleggiare praticamente ovunque nel Mediterraneo, con concentrazioni tra le più alte al mondo."
"Ad esempio, nel vortice subtropicale del Pacifico settentrionale, nel 1999, sono stati stimati circa 335mila frammenti di plastica per chilometro quadrato, contro i circa due chilogrammi presenti al largo delle coste occidentali della Sardegna e della Sicilia e lungo il tratto nord della costa pugliese."
Un po' di tempo fa, avevamo già parlato del problema dell'inquinamento marino da plastica, su questo blog. Vi lascio il link, nel caso vogliate approfondire l'argomento:
Inquinamento marino: dov'è finita la plastica scomparsa?
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