Il consorzio europeo ERKC (Energy Research Knowledge Center), ha realizzato un portale che raccoglie i programmi e i progetti di ricerca in campo energetico.
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Al momento, il portale comprende: 306 programmi, 1785 progetti nazionali e 965 progetti europei. Oltre a elaborazioni statistiche, pubblicazioni di tipo tecnico e di tipo normativo. Ovviamente, sui temi ritenuti strategici nel campo della ricerca energetica, con particolare riferimento alle priorità tecnologiche future.
Fino ad oggi, questo tipo di informazioni erano molto frammentate e difficili da reperire. Ma ora, l'ERKC permetterà di avere un quadro di riferimento su programmi e progetti di ricerca, su come sono organizzate le rispettive attività, con quali finanziamenti e chi sono i soggetti principali. Tutto ciò consentirà un monitoraggio costante dei risultati raggiunti e da raggiungere, per il conseguimento degli obiettivi di de-carbonizzazione delle politiche europee.
L'Italia nell'ERKC
Per quanto riguarda l'Italia, ecco le nostre priorità per la ricerca:
- Tecnologie rinnovabili innovative. Soprattutto nei settori in cui il Paese è già forte, come il solare e i biocarburanti.
- Smart grid, in relazione alla distribuzione dell'energia e al suo stoccaggio.
- Materiali e soluzioni per l'efficienza energetica.
- Progetti CCS, per la cattura e l'immagazzinamento della CO2.
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Le risorse, pubbliche e private, che il nostro Paese destina alla ricerca e all'innovazione, sono molto al di sotto della media europea. Eppure, l'Italia può vantare delle aree di eccellenza: l'industria dell'energia solare concentrata, in cui siamo leader mondiali; o il settore delle smart grid, nel quale abbiamo coordinato la creazione dell'ISGAN (International Smart Grids Action Network).
I programmi e i progetti che l'Italia sta portando avanti sono:
- Il POI (Programma Operativo Interregionale) Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico. Obiettivi: sviluppare la produzione di energia da fonti pulite, e accrescere il risparmio e l'efficienza energetica. È stato finanziato con 800 milioni di euro.
- La Ricerca di Sistema Elettrico. Obiettivo: l'innovazione tecnologica nel sistema elettrico (ne avevamo già parlato). Il programma ha ricevuto circa 600 milioni di euro.
- Il PON R&C (Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività). Le principali aree di ricerca riguardano la generazione distribuita, la cogenerazione, l'energia solare, i biocarburanti, l'energia geotermica, e altre. Ha ricevuto finanziamenti per 200 milioni di euro.
- Industria 2015. In teoria, dovrebbe essere un programma incentrato su efficienza energetica, mobilità sostenibile, tecnologie per la vita, per il Made in Italy e per i beni culturali. Finanziato con circa 250 milioni di euro, in realtà sembra essere in stallo.
1.Report si permette di dire agli Italiani che gli Arabi pur vendendo caro petrolio e gas, sono piu' avanti di noi in rinnovabili e che nel momento che i pozzi saranno esauriti venderanno energia rinnovabile ai vicini e forse a noi che rimaniamo a costruire gasdotti inutili.L'intervista di Report a De Vincenti era patetica ed evidenziava il ritardo culturale in energia dei professori italiani in energia ed industria che non vogliono decarbonizzare e digitalizzare.
RispondiElimina2.Le rinnovabili partirono in Italia come scambio di tecnologie con il Governo Prodi che approvando le centrali gas con incentivi Cip 6, diede il via a forti incentivi del solare sui 314 Euro a MWh.
3.Fu l'inizio della nostra fine come industria competitiva perchè il gas veniva importato a prezzi superiori del 20-30% della media europea,l'eni guadagnava bene perchè aveva un monopolio di acquisto e distribuzione e poteva distribuire fondi a politici e giornali,ma l'industria per caro energia soffriva ed arrivo' a perdere il 25% dell'industria.Questo porto' ad un eccesso di centrali gas con sovraproduzione che oggi comporta la chiusura di 23 centrali Enel e la dismissione di altre centrali con EON che abbandona il fossile per rimanere solo con centrali rinnovabili
4.10 anni fa avvertimmo il Governo che si potevano produrre electrofuels o nuclear fuels con reattori nucleari di IV generazione LFR piombo,piccoli reattori autofertilizzanti progettati da Cinotti.Corsini,mentre io facevo le applicazioni idrogeno-elettrolisi e electrofuels.Il progetto osteggiato da Enel non ottenne il via dal Governo.Oggi Enea mette i reattori LFR tra le sue 10 energie alternative, ma non si capisce se parla del progetto Ansaldo che non esiste o è quello di Cinotti-Corsini arrivati al prototipo ed in attesa di finanziamenti
5.Dissero no in tanti,ai reattori nucleari LFR,dai Ministri Mise a Saglia che era il Sottosegretario che favoriva l'Eni.Personalmente mi accorsi che in Italia nessuno voleva piu' il nucleare anche se di IV generazione e spostai i miei elettrofuels sull'acqua.mare con l'idroelettrico pompaggio e la via dei solar fuels prima con alghe,cianobatteri,piante marine tipo salicornia,poi visti i perfezionamenti nell'elettrolisi mi spostai sul biometano e gli electrofuels o carburanti rinnovabili.
4.Sugli electrofuels nel 2014 ci fu un rifiuto completo portato avanti da Scaroni con la battaglia gas contro rinnovabili,da Tronchetti Provera che vende i suoi blends,dall'Eni che ha sempre sbagliato le tecnologie alghe e biomasse e sorprendente da Assoelettrica che si è schierata a difendere il gas importato contro la produzione di biometano ed electrofuels.
5.Sugli electrofuels abbiamo non solo la contrarietà evidente dell'Enea che poi nell'idrogeno non sarebbe messa male,anche se studia come produrre idrogeno da fuel fossili che è contro lo Statuto Enea,ma dell'Eni e Enel che approffitta dei pompaggi notturni comprando nucleare francese a 42 euro MWh per fare solo energia elettrica da vendere di giorno in ore di punta.Questo non è far pompaggi per diminuire la bolletta,ma è solo speculazione per incrementare profitti.
6.Gli electrofuels a detta del DOE USA sono la migliore ricerca esistente.Riporto le parole di Orr:
"E mentre alcune delle ricerche in futuro sulle tecnologie energetiche restano in una fase iniziale, Orr ha assicurato che le persone molto intelligenti in DOE stanno lavorando su queste cose ora. Electrofuels o carburanti rinnovabili sono un concetto interessante in cui abbondante energia idroelettrica,eolica e solare potrebbero essere memorizzata come combustibile liquido, per esempio. Se questo potrebbe essere fatto in un modo che ha eliminato le emissioni di carbonio sarebbe davvero un punto di svolta per il settore della generazione di energia e forse anche il settore dei trasporti".
Grazie, sono osservazioni molto interessanti!
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