L'obiettivo del progetto europeo è rafforzare la capacità delle istituzioni di gestire le infrastrutture verdi e promuovere un uso sostenibile del suolo, sia in aree con alti livelli di biodiversità sia in aree prossime ai centri urbani. In Italia si concentrerà sul Parco fluviale del Po, tra le province di Alessandria, Torino e Vercelli.
Fonte: Dotti da Parco del Po Alessandria Vercelli |
Per tre anni lavoreranno insieme a nove partner europei provenienti da Germania, Austria, Polonia e Repubblica Ceca su altrettanti casi studio. In Italia concentreranno le proprie attività sull'area pilota del Parco fluviale del Po tra le province di Alessandria, Torino e Vercelli, un'area naturale che si estende per circa 90 chilometri in 24 Comuni e dove si susseguono diversi ambienti naturali collegati dal corso d'acqua.
"Con questo progetto", spiega Gian Luigi Rossi, responsabile di MaGICLandscapes per ENEA, "puntiamo a identificare, proteggere e migliorare queste aree naturali che offrono all'uomo veri e propri servizi ecosistemici, come la protezione da alluvioni, frane e siccità e la conservazione della biodiversità".
Grazie ai risultati ottenuti da MaGICLandscapes, il team di ricerca punterà a inserire nella pianificazione dei territori gli ecosistemi naturali, le cosiddette infrastrutture verdi, cioè reti di strutture e aree progettate e gestite per proteggere l'ambiente e migliorare la qualità di vita dell'uomo.
"Una parte di questo paesaggio è caratterizzato da risaie e aree collinari", prosegue Simone Ciadamidaro, ricercatore ENEA, "mentre a valle di Casale Monferrato si scopre il volto più naturale del Po con ampi ghiareti, isole e lanche che favoriscono la presenza di habitat di importanza comunitaria, dove vivono importanti specie come aironi e libellule".
"Con MaGICLandscapes intendiamo perseguire gli obiettvi della Strategia europea per la biodiversità", sottolinea Maria Rita Minciardi, ricercatrice ENEA, "che punta, entro il 2020, a preservare e valorizzare gli ecosistemi naturali e i servizi connessi attraverso le infrastrutture verdi e a ripristinare almeno il 15% degli ecosistemi degradati attraverso la mappatura e la valutazione delle loro condizioni nei rispettivi Paesi".
Commenti
Posta un commento
Che ne pensi?