Gli edifici in legno stanno diventando sempre più sicuri, robusti e alti e potrebbero anche offrire un aiuto per rallentare il riscaldamento globale.
Credits: Ema Peter |
Ma si tratta di qualcosa di più di una meraviglia dell'architettura: ospitando il Centro di Design e Innovazione per il Legno della University of Northern British Columbia, è anche un incubatore per gli edifici in legno del futuro, e il portabandiera di un movimento che potrebbe aiutare ad affrontare il cambiamento climatico.
L'edificio è fatto come una torta a strati, con assi di legno incollate e pressate insieme, tagliate con precisione con il laser e poi assemblate sul posto. Tutto considerato, l'università ha evitato l'emissione di più di 400 tonnellate di anidride carbonica solo stando alla larga da acciaio e calcestruzzo. Inoltre, la struttura tiene intrappolate altre 1.100 tonnellate di CO₂, che gli alberi della British Columbia di cui è fatta hanno raccolto dall'atmosfera. Il totale è abbastanza da compensare le emissioni di circa 160 edifici per un anno.
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La rivoluzione del legno è già alle porte: nel 2015 la Norvegia ha costruito una torre di 52,8 metri, che è stata superata nel 2016 dal dormitorio studentesco di 53 metri della University of British Columbia a Vancouver. Quest'anno l'Austria passerà al comando con l'HoHo di Vienna, alto 84 metri, che ospiterà appartamenti, uffici e un hotel. Anche negli Stati Uniti ci sono diversi edifici in costruzione, a Minneapolis, Portland e New York.
Ma trasformare questi progetti pionieristici in un trend globale non sarà facile. Il costo di un edificio del genere è abbastanza elevato, e i benefici per quanto riguarda il clima si basano su una premessa incerta: che le foreste da cui si ricaverà il legno siano gestite in maniera sostenibile. Alcuni ricercatori hanno avanzato la preoccupazione che un'edilizia basata sul legno possa danneggiare gli ecosistemi delle foreste, soprattutto in quei paesi in via di sviluppo che sono già afflitti da pratiche di disboscamento illegali e sbagliate.
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