Passa ai contenuti principali

La cattura del carbonio ci salverà?

In ogni programma di riduzione del riscaldamento globale, la tecnologia di cattura del carbonio ha un ruolo importante, ma su di essa pesano molte incertezze.

Riscaldamento globale, cambiamento climatico
Immagine di pubblico dominio
Non c'è nessun piano credibile per evitare il riscaldamento globale, né dei singoli paesi né dell'Intergovernmental Panel on Climate Change, che non preveda qualche tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (Carbon Capture and Sequestration, o CCS). Anche gli scenari basati pesantemente su energia nucleare o fonti rinnovabili richiedono la cattura dell'anidride carbonica, per ripulire le emissioni che deriverebbero da cemento e acciaio necessari.

Le centrali elettriche a carbone sono la fonte principale di emissioni di CO₂ nel mondo, perché i paesi più inquinanti basano gran parte della propria produzione elettrica su questo tipo di centrale. E pochi sono disposti a smettere di bruciarlo. Se non chiudono le centrali, il solo modo in cui questi paesi possono rispettare gli impegni presi durante la COP21 è impedire alla CO₂ di finire in atmosfera.

Ecco quindi che è facile capire perché la tecnologia CCS sia cruciale. Il problema è che si tratta di una soluzione molto costosa. La tecnologia di per sé sembra funzionare, ma i costi di costruzione e funzionamento di un impianto su scala reale finora restano molto elevati.

E poi, c'è la questione di che cosa fare con la CO₂ sequestrata. Infatti, seppellirla nel sottosuolo in formazioni geologiche in grado di trattenerla per migliaia di anni farebbe lievitare ulteriormente i costi, e chi sarà disposto a pagare il conto? Per recuperare gli investimenti, i proprietari delle centrali dovrebbero aumentare le tariffe elettriche ben oltre i livelli attuali.

In realtà, ci sono dei clienti che potrebbero usare molta anidride carbonica e che sono abbastanza ricchi per pagarla: le aziende petrolifere. Loro hanno bisogno di grandi quantità di CO₂ da pompare nel sottosuolo, per forzare il petrolio a uscire da pozzi che altrimenti si esaurirebbero.

Ma c'è una contraddizione, non vi pare? Ha senso catturare anidride carbonica, solo per poi usarla per ottenere altri combustibili fossili da bruciare?

Riscaldamento globale, cambiamento climatico
Immagine di pubblico dominio
Il costo della tecnologia CCS ha già affondato molti tentativi che sembravano promettenti. Un progetto dimostrativo alla centrale a carbone di Mountaineer, in West Virginia (USA), ha sepolto oltre un milione di tonnellate di CO₂, per poi chiudere per mancanza di fondi con cui continuare l'esperimento.

Nel 2015, il Department of Energy degli Stati Uniti ha cancellato FutureGen, il suo progetto di punta in collaborazione con le industrie del settore, che avrebbe dovuto ristrutturare una vecchia centrale a carbone in Illinois, dopo aver speso 1,65 miliardi di dollari. La Cina ha modificato GreenGen, il suo progetto bandiera della tecnologia CCS: la centrale è in funzione e produce energia, ma senza catturare CO₂.

Secondo il Global Carbon Capture and Storage Institute, dal 2010 in tutto il mondo sono stati cancellati 33 progetti di CCS, che nella maggior parte dei casi hanno bruciato centinaia di milioni di dollari prima di fallire. Oggi, ci sono solo 15 progetti CCS in funzione, e qualche altro in costruzione. Tutti con costi di studio, progettazione e realizzazione di miliardi di dollari.

In assenza di norme che impongano la cattura del carbonio, o di una tassa sulle emissioni di carbonio a cui le compagnie elettriche abbiano interesse a sfuggire, le stesse aziende hanno pochi motivi, dal punto di vista finanziario, per interessarsi a questa tecnologia. L'India, uno dei maggiori inquinatori insieme a Cina e Stati Uniti, a Parigi ha dichiarato di voler costruire ancora molte centrali a carbone: a causa dei costi, è improbabile che questi nuovi impianti saranno dotati di tecnologie CCS.

Comunque, anche se i costi per la cattura della CO₂ dovessero diminuire, quelli per lo stoccaggio potrebbero restare troppo alti. Molte delle oltre 600 centrali a carbone degli Stati Uniti non sono affatto vicine a formazioni geologiche in grado di trattenere la CO₂ sotto terra. E molte sono lontane anche dai circa 1600 campi petroliferi che potrebbero riutilizzarla. Perciò, ci vorrebbero gasdotti lunghi e costosi, e stazioni di compressione.

Al momento, la CCS costa molto di più che bruciare carbone e basta. E questo potrebbe rendere impossibile lo sviluppo della tecnologia necessaria, in un mondo in cui non viene dato un prezzo a questo inquinamento.

Commenti

I post più letti dell'ultimo mese

Atlas: la straordinaria impresa del primo elicottero a propulsione umana

Gli esperti dicevano che era impossibile. Due giovani ingegneri hanno dimostrato il contrario, vincendo anche 250 mila dollari Nel giugno 2013 , Todd Reichert e Cameron Robertson , due ingegneri dell' Università di Toronto , sono riusciti a vincere l' AHS Sikorsky Prize , con un volo da record effettuato sul loro velivolo, Atlas . Le immagini della loro impresa sono emozionanti:                        Il Sikorsky Prize è nato nel 1980 : l'American Helicopter Society, ora AHS International , aveva offerto la somma di 250 mila dollari a chiunque fosse riuscito nell'impresa. Ma qual è questa impresa? Semplice: costruire un elicottero a propulsione umana , in grado di mantenersi in volo stazionario a tre metri di altezza, per almeno 60 secondi . Dati i numerosi tentativi, e gli altrettanto numerosi fallimenti , era ormai ritenuta una cosa impossibile . Finché non sono arrivati Reichert e Roberts...

Ciro e Antonio: dinosauri italiani

Ciro e Antonio sono fossili di dinosauro famosi nel mondo, ma praticamente sconosciuti nel nostro Paese. Ve li voglio presentare . Ciro è stato il primo dinosauro in assoluto ad essere scoperto in Italia, a Pietraroja (Benevento) nel 1980. Lo scopritore, Giovanni Todesco , era un appassionato di fossili che scambiò il piccolo dinosauro per una semplice lucertola e per questo motivo conservò l'esemplare in casa sua per anni. Nel 1993, dopo aver visto il film "Jurassic Park", decise di mostrare il fossile al paleontologo Giorgio Teruzzi, che lo riconobbe per quello che era: un piccolo di dinosauro.   (la foto è di proprietà di Scienza in Rete ) Nel 1998 venne riconosciuto come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia . Il fossile, infatti, è fra i più completi che esistano ed è il primo a presentare organi interni e tessuti molli in uno straordinario stato di conservazione .

#WIRE15: 5 minuti per la tua idea

Il Workshop Impresa, Ricerca, Economia organizzato dall'associazione Frascati Scienza Il 21 maggio , presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati , al via #WIRE15 : il primo esperimento concreto di incontro tra attori dello sviluppo nel Lazio. È organizzato dall'associazione Frascati Scienza e sostenuto dal Comune di Frascati e da BCC - Banca di Credito Cooperativo di Frascati . #WIRE15 è il primo evento di lancio del decennale della Notte Europea dei Ricercatori 2015 . Un'inaugurazione che promette innovazione, creatività, tecnologia e opportunità per ricercatori e imprese. "#WIRE, nato da un'idea del Presidente di Frascati Scienza Giovanni Mazzitelli, è un progetto ambizioso che ha subito catturato la nostra attenzione" , spiega Pier Romano Ruggeri , Direttore della Banca di Frascati di Credito Cooperativo. "È un incontro tra progettazione e investitori e ha l'obiettivo di ascoltare le necessità delle imprese, condividere le idee della ri...

Energia: arriva il condizionatore alimentato ad energia solare

Rinfrescare o riscaldare gli ambienti senza utilizzare combustibili fossili, senza inquinare e dimezzando i consumi elettrici Gli impianti di climatizzazione sono responsabili del 40 % del consumo globale di energia, e del 36 % delle emissioni totali di CO2. Il settore è in espansione e, di conseguenza, salirà anche il consumo energetico . https://www.flickr.com/photos/imizael/ Con l'estate alle porte torna anche lo spettro del black-out , causato dal picco di consumi elettrici dovuti al fortissimo ricorso ai condizionatori d'aria. Ma proprio in questo settore si cela il maggior potenziale di risparmio energetico . Lo scorso 4 maggio , all' ENEA , si è tenuto il workshop sulla climatizzazione innovativa : sono state presentate le ultime evoluzioni del " Solar heating and cooling " e della nuova generazione di pompe di calore. Si tratta di tecnologie che sfruttano l'energia fornita dal sole o accumulata nel suolo, nell'acqua e nell'aria . ...

ENEA per EXPO 2015: ricercatori italiani e USA per salvare l'agrobiodiversità

L'ENEA dà l'allarme: i cambiamenti climatici stanno moltiplicando le specie invasive. In Italia danni per un milardo di euro l'anno. https://www.flickr.com/photos/artistica2004/ A EXPO 2015 arriva uno strumento per preservare la biodiversità nel settore agricolo . Che è sempre più minacciata dai cambiamenti climatici , dall'utilizzo intensivo di prodotti chimici e dalla diffusione di specie esotiche invasive . Come la cicalina e la Xylella fastidiosa , che stanno mettendo in pericolo vite e ulivo. La tecnologia è nata da un'alleanza fra ricercatori italiani e statunitensi . Il progetto si chiama GlobalChangeBiology , coordinato dall' ENEA e sviluppato in collaborazione con l' Università californiana di Berkeley e il consorzio scientifico no profit CASAS Global . Il nuovo strumento è stato presentato oggi, 6 maggio 2015 , in occasione del convegno " Un mondo (bio)diverso: l'agrobiodiversità in un mondo che cambia ". Si è svolto a M...