Creare know-how, sviluppare una filiera industriale all'altezza e favorire la competitività del sistema produttivo nazionale per quanto riguarda l'energia: questo è il progetto AMPERE.
Immagine di pubblico dominio |
È finanziato con 14 milioni di euro dal programma Ue di ricerca e innovazione Horizon 2020 e vi partecipano, in Italia, ENEA, IMM-CNR (Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del CNR) di Catania, la PMI RISE Technology e 3SUN del gruppo Enel Green Power, leader del settore in Italia e capofila di AMPERE.
Il progetto punta a creare, nello stabilimento catanese della 3SUN, una linea produttiva che, in cinque anni, sia in grado di realizzare moduli fotovoltaici ad alta efficienza bifacciali ad eterogiunzione su silicio, vale a dire celle solari composte da due materiali diversi, in questo caso silicio cristallino e silicio amorfo. Il tutto per una capacità complessiva di 1 GW/anno.
Questi moduli innovativi garantiscono rendimenti che superano il 23 %, hanno bassi costi di produzione, un'affidabilità di oltre 35 anni e un basso tasso di degrado delle prestazioni (inferiore allo 0,5 % annuo). Sono tutti parametri superiori rispetto a quelli delle celle fotovoltaiche che dominano il mercato attuale.
"Questo progetto rappresenta un'occasione unica per ricreare nel nostro paese una filiera industriale, in un settore in cui abbiamo perso la supremazia produttiva ma non quella tecnologica", sottolinea Mario Tucci, responsabile del Laboratorio Tecnologie Fotovoltaiche dell'ENEA.
Con una potenza cumulativa di quasi 300 GW, il mercato mondiale del fotovoltaico nel 2016 rappresenta l'1,3 % della domanda di elettricità del pianeta, con previsioni di crescita del 4 % al 2020. Stesso andamento per il fotovoltaico europeo, che contribuisce per oltre 100 GW a quello mondiale.
La produzione di energia fotovoltaica continua a crescere anche in Italia (+22 % nel 2016), e oggi il nostro paese, con oltre 19 GW di potenza installati, è in grado di coprire l'8 % del fabbisogno energetico nazionale, record mondiale della percentuale di elettricità solare immessa in rete.
"In questa prospettiva, il settore può dare un forte contributo alla riduzione dei gas serra, in linea con gli obiettivi posti dalla COP21 nella lotta ai cambiamenti climatici", aggiunge Tucci, "ed essere determinante anche in considerazione dell'ulteriore obiettivo del 50 % di produzione elettrica da rinnovabili al 2030, previsto dalla Ue, per cui la potenza solare dovrà arrivare a un valore compreso tra 25 e 35 GW".
Commenti
Posta un commento
Che ne pensi?