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Cibo e cancerogeno, tra miti e realtà: se ne parlerà al congresso "Medicina e pseudoscienza"

Si parlerà anche di questo, tra i tanti altri argomenti, al congresso organizzato dal Gruppo C1V. La giornalista e medico Roberta Villa farà il punto sui rischi reali e percepiti riguardo al consumo di carne.

Roberta Villa
Si parlerà anche di cibo e cancro, tra miti e realtà, al congesso nazionale "Medicina e pseudoscienza. La salute tra scienza e falsi miti nell'era 2.0: dalla ricerca, ai vaccini, al cancerogeno, agli psicofarmaci". L'evento, promosso e organizzato dal Gruppo C1V Edizioni, è in programma per il 7 e l'8 aprile a Roma.

Ci saranno moltissimi relatori. Ad esempio, avevamo già menzionato Silvano Fuso e Armando De Vincentiis, che si occuperanno di vaccini (link al post); invece, il medico e giornalista scientifica Roberta Villa, in merito alla questione del cancerogeno, farà chiarezza sui rischi percepiti e su quelli reali, sulla base delle evidenze scientifiche. Il consumo di carne è uno dei temi al centro del suo intervento.

A questo proposito, Villa sottolinea che: "Quando l'International Agency for Research on Cancer ha classificato come sicuramente cancerogena la carne lavorata, aggiungendo che anche la carne rossa probabilmente lo è, si è scatenata una reazione più emotiva che razionale. La stessa che si verifica quando si sottolinea l'effetto cancerogeno dell'alcol, quasi che questi risultati rappresentassero un attacco alle nostre tradizioni alimentari".

"Viceversa, il mondo che fa capo ai principi vegetariani, o ancor più, vegani, ha esultato. Questo è un tipico caso in cui una notizia scientifica deve fare i conti con quelli che chiamiamo 'i nostri bias di conferma', cioè la tendenza della nostra mente a prendere per buone solo le notizie che consolidano le nostre idee precedenti".

"Medicina e pseudoscienza. La salute tra scienza e falsi miti nell'era 2.0: dalla ricerca, ai vaccini, al cancerogeno, agli psicofarmaci"
"Il dato scientifico, però, è solido, soprattutto per salumi, insaccati e altre carni lavorate: chi li consuma regolarmente ha sicuramente un rischio di cancro maggiore di chi li ha totalmente esclusi dalla propria alimentazione. Tuttavia, l'effetto è limitato, e si manifesta non tanto in relazione alla qualità della carne, ma alla quantità e alla frequenza con cui si porta a tavola".

"Quindi, il consiglio di ridurne il consumo è sicuramente valido, in linea di massima, ma non sarà un panino con il prosciutto o una bistecca una volta ogni tanto a compromettere la nostra aspettativa di vita."

Sempre in questa sessione, interverrà anche il medico-chirurgo e oncologo Salvo Catania: tratterà il tema dei tumori in relazione alla medicina tradizionale, alle medicine cosiddette "alternative" e alle bufale che circolano online. Il moderatore sarà Edoardo Altomare, medico, scrittore scientifico e dirigente dell'unità "Formazione" all'Asl di Bari.

Le due giornate formative valgono nove crediti Ecm (Educazione continua in medicina). A questi fini, l'niziativa è rivolta a biologi, farmacisti, infermieri, medici e psicologi. Inoltre, possono iscriversi e ricevere un attestato di partecipazione gli altri professionisti della salute ma anche i laureandi, i dottorandi e i medici specializzandi.

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