Gli italiani hanno speso 28 miliardi per rendere più efficienti le proprie case, facendo risparmiare 3 miliardi sull'importazione di petrolio e gas.
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Una scelta green che sostiene una filiera da 50mila posti di lavoro, in media, all'anno. Complessivamente, nel periodo 2005-2015, con le misure per l'efficienza energetica sono stati risparmiati quasi 10 milioni di tonnellate di petrolio l'anno, evitando 26 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, e 3 miliardi di euro di spese per importare fonti fossili.
È quato emerge dal V Rapporto sull'Efficienza Energetica (RAEE), presentato dall'ENEA. Una fotografia che mette in luce come il nostro Paese sia fra i leader, in Europa, in questo campo, con un livello di intensità energetica (il rapporto tra PIL e CIL) del 18 % inferiore della media Ue. È un dato molto positivo, perché tanto più basso è il valore dell'intensità energetica, tanto più alta è l'efficienza energetica del Paese.
Il Rapporto evidenzia che l'Italia ha raggiunto il 32 % dell'obiettivo di risparmio al 2020, fissato dal Piano Nazionale di Efficienza Energetica 2014. Tra gli strumenti per promuovere l'efficienza, si sono rivelati particolarmente efficaci i certificati bianchi e le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche.
I cosiddetti ecobonus sono stati utilizzati soprattutto per interventi di isolamento termico degli edifici, per la sostituzione di infissi, e per l'installazione di impianti di riscaldamento più efficienti.
"Un tema rilevante, sul quale finora si è fatto poco, è quello dei condomini anni '60 e '70, particolarmente poco efficienti dal punto di vista energetico", ha sottolineao il presidente dell'ENEA, Federico Testa. "Dobbiamo trovare meccanismi incentivanti per consentire di diventare 'green' anche a chi vive in questi complessi e non ha risorse da investire".
Il Rapporto conferma che, nel 2014, la domanda di energia è stata in calo (-3,4 % rispetto all'anno precedente), in linea con il trend negativo osservato a partire del 2010, attestandosi su un valore complessivo di 151 milioni di tonnellate di petrolio l'anno. Sul fronte dei consumi, il settore civile ne assorbe la quota maggiore (37,1 %), seguito da trasporti (33,3 %) e industria (21,3 %).
In questo contesto, è stata avviata la campagna nazionale "Italia in classe A", per sensibilizzare soprattutto il grande publico e i media sui temi dell'efficienza, attraverso iniziative di formazione, informazione e un premio giornalistico (http://www.enea.it/it/in-evidenza/bando-premio-giornalistico-italia-in-classe-a-premio-energia-intelligente).
Nel primo anno della campagna, particolare atenzione sarà dedicata alla PA, dato che gli oltre 13mila edifici pubblici consumano circa 4,3 TWh di energia all'anno, con una spesa complessiva di 644 milioni di euro; con interventi di efficientamento, questi consumi potrebbero essere ridotti fino al 40 %.
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