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PELL: il nuovo sistema anti-sprechi per l'illuminazione pubblica

La riqualificazione del sistema di illuminazione pubblica nazionale, attraverso interventi di efficienza aventi come oggetto la sostituzione delle tecnologie illuminanti e le modalità di gestione degli impianti, permetterebbero di abbattere di oltre un terzo i consumi di energia, con un risparmio di circa 400 milioni di euro, e un milione di tonnellate in meno di emissioni di CO2.

Lampione
Immagine di pubblico dominio: https://www.flickr.com/people/26502269@N00
Si chiama Public Energy Living Lab (PELL), ed è un sistema di gestione messo a punto dall'ENEA per monitorare e rendere trasparenti i consumi nell'illuminazione pubblica. In particolare, PELL consente di programmare interventi di efficientamento che, applicati agli 11mila punti luce pubblici a livello nazionale, potrebbero far risparmiare quasi 400 milioni l'anno, pari a circa un terzo della bolletta per l'illuminazione pubblica degli 8mila comuni italiani.

Già in fase di sperimentazione in venti comuni italiani, PELL è stato inserito da CONSIP (la "centrale acquisti" della Pubblica Amministrazione) nella Convenzione "Servizio Luce 4", come strumento di monitoraggio della qualità del servizio di illuminazione pubblica.

Di fatto, i fornitori che si aggiudicheranno la gara dovranno compilare e caricare sulla piattaforma PELL la scheda censimento con i dati degli impianti assegnati. L'infrastruttura informatica garantirà così un'attività super partes di monitoraggio dei consumi e di quantificazione dei risparmi, conseguiti con gli interventi di riqualificazione messi in campo dagli operatori.

"Il nostro obiettivo è di rendere disponibile un sistema di rilevamento dati puntuale, standardizzato e strategico, per conoscere lo stato degli impianti e valutare piani di riqualificazione che garantiscono minori consumi, risparmi in bolletta, sicurezza per i cittadini, qualità del servizio e valorizzazione della città e del suo patrimonio", spiega Nicoletta Gozo, ENEA, coordinatrice del progetto "Lumière & PELL".

"La 'spending review' ha identificato l'illuminazione pubblica quale settore centrale per la realizzazione di interventi di razionalizzazione della spesa; infatti, gli interventi in tale settore garantiscono ampi margini di risparmio, a fronte di ridotti tempi di ritorno per gli investimenti", sottolinea Marco Gasparri, CONSIP, direttore Area Sourcing, Servizi e Utility.

PELL consiste in una sorta di piattaforma digitale per raccolta dati, rilevazioni, diagnostica dei consumi energetici, analisi delle prestazioni degli impianti. Grazie al costante monitoraggio e alla valutazione delle prestazioni, consente di innovare profondamente le modalità di gestione dell'illuminazione pubblica, un settore che consuma 5,9 TWh all'anno, con una spesa di circa un miliardo di euro.

Alla base del funzionamento della piattaforma c'è una scheda censimento con i dati "anagrafici" di ogni punto luce, da compilarsi a cura dei gestori del servizio elettrico. L'infrastruttura informatica, poi, si avvale di smart meter, sensori "intelligenti" installati sui quadri elettrici degli impianti, per il monitoraggio dei consumi energetici, e di sistemi di trasmissione dati alla piattaforma cloud, per l'analisi e l'elaborazione delle informazioni.

"PELL risponde ad una logica di rivoluzione profonda delle infrastrutture pubbliche, che mira a trasformarle in reti intelligenti attraverso la digitalizzazione delle informazioni, il monitoraggio continuo e l'elaborazione in tempo reale di consumi e prestazioni", commenta Mauro Annunziato, responsabile Divisione Smart Energy del Dipartimento Tecnologie Energetiche dell'ENEA.

PELL è uno strumento operativo ideato nell'ambito di "Lumière", un progetto di ricerca e trasferimento tecnologico dell'ENEA, per promuovere l'efficienza energetica nell'ambito dell'illuminazione pubblica mediante lo sviluppo di strumenti operativi e di un modello di management unico per la gestione degli impianti.

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