Passa ai contenuti principali

Clima: profughi ambientali, ondate di calore e specie "aliene"

Il focus dell'ENEA sulle tante facce del cambiamento climatico. 

Cambiamento climatico
Immagine di pubblico dominio
Ondate di calore sempre più frequenti, "invasioni" biologiche nel Mediterraneo e milioni di profughi ambientali. Sono alcune delle conseguenze dei cambiamenti climatici evidenziate nello Speciale della rivista ENEA "Energia, Ambiente e Innovazione", dedicato a "Dopo la COP21, nuove proposte sul clima".

Numerosi i temi in sommario, all'insegna di un approccio integrato agli aspetti economici, sociali ed ambientali della questione climatica che, il 22 aprile scorso, a New York, ha visto la cerimonia di avvio della procedura di ratifica dell'Accordo raggiunto a Parigi lo scorso dicembre. L'accordo entrerà in vigore trenta giorni dopo la ratifica da parte di almeno 55 Paesi, che producano complessivamente almeno il 55 % delle emissioni globali.

Secondo l'United Nation Environment Programme (UNEP), l'influenza del cambiamento climatico peserà essenzialmente su tre aspetti: l'innalzamento della temperatura, che in alcune aree porterà alla riduzione della produttività agricola e alla degradazione dei suoli;

l'aumento del numero e dell'intensità degli eventi meteorologici estremi, che interesserà un numero sempre maggiore di persone ed insediamenti; l'innalzamento del livello del mare, che danneggerà le aree costiere determinando lo spostamento permanente di intere popolazioni.

Secondo stime riportate dalla rivista ENEA, dal 2008 al 2014, oltre 157 milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro zone d'origine, e si calcola che, entro il 2050, potrebbero diventare 200 milioni. Per l'International Organization of Migration, sarebbero tra i 25 milioni e 1 miliardo il numero di coloro che potrebbero migrare nei prossimi 40 anni a causa dell'emergenza clima.

Tra i temi in rassegna figurano anche le nuove frontiere dello sviluppo sostenibile: dalle opportunità dello sfruttamento delle acque reflue, all'economia circolare; dai progressi nella previsione, alla modellistica climatica; dalle minacce alla biodiversità del Mediterraneo, alle nuove tecnologie per l'osservazione del clima;

dalle previsioni dell'impatto delle variazioni del livello marino sulle coste, alle implicazioni dell'aumento della temperatura globale nell'area mediterranea; dalle proiezioni climatiche sulle ondate di calore, agli effetti dei cambiamenti climatici in agricoltura.

La rivista approfondisce anche l'Accordo di Parigi, con un'analisi curata direttamente dai delegati ENEA al Summit. Una particolare attenzione è dedicata al modello Nexus: il legame tra cibo, acqua ed energia, cruciale nelle strategie di sviluppo sostenibile dei Paesi più fragili (Energia, acqua, cibo: tre facce di un unico problema)

Vengono proposte soluzioni che, oltre alla prevenzione dei disastri ambientali, prevedono un'adeguata pianificazione delle risorse e una gestione più partecipativa, costruttiva ed inclusiva dei flussi migratori. La rivista ENEA allrga il suo focus allo scenario internazionale, con l'intervista a Hermann E. Ott, del "Wuppertal Institute for Climate, Environment and Energy", le analisi sulle politiche climatiche di Colombia e India, e gli scenari della "Deep Decarbonization".

Ecco il link alla rivista Energia, Ambiente e Innovazione

Commenti

I post più letti dell'ultimo mese

Ciro e Antonio: dinosauri italiani

Ciro e Antonio sono fossili di dinosauro famosi nel mondo, ma praticamente sconosciuti nel nostro Paese. Ve li voglio presentare . Ciro è stato il primo dinosauro in assoluto ad essere scoperto in Italia, a Pietraroja (Benevento) nel 1980. Lo scopritore, Giovanni Todesco , era un appassionato di fossili che scambiò il piccolo dinosauro per una semplice lucertola e per questo motivo conservò l'esemplare in casa sua per anni. Nel 1993, dopo aver visto il film "Jurassic Park", decise di mostrare il fossile al paleontologo Giorgio Teruzzi, che lo riconobbe per quello che era: un piccolo di dinosauro.   (la foto è di proprietà di Scienza in Rete ) Nel 1998 venne riconosciuto come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia . Il fossile, infatti, è fra i più completi che esistano ed è il primo a presentare organi interni e tessuti molli in uno straordinario stato di conservazione .

10 libri sulla scienza da leggere almeno una volta nella vita

Di libri da leggere almeno una volta nella vita, ce ne sarebbero centinaia . Libri, come L'origine delle specie di Charles Darwin , sono delle pietre miliari per la scienza e per la letteratura. Ma non lo troverete, in questo elenco. Invece, i 10 libri che ho scelto sono meno noti. Ma mi hanno fatto amare la scienza e hanno cambiato il mio modo di pensare e di guardare il mondo . 1. Il mago dei numeri di Hans Magnus Enzensberger . Dodici notti. Dodici sogni, in cui Roberto incontrerà il Mago dei numeri. Roberto non sopporta la matematica. Ma i suoi viaggi notturni in compagnia del mago gli faranno cambiare idea. È vero, si tratta di un libro per ragazzi, ma lo trovo divertente da rileggere anche adesso . Ed è perfetto da far leggere nelle scuole: tutti gli studenti vorranno essere come il protagonista, e diventare apprendisti dei numeri. 2. Morti di scienza di Pierre Zweiacker . Ecco un punto di vista insolito sulla storia della scienza: inventori e

Salute: agenti chimici ambientali e tumori.

Ricercatori dell'Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia hanno fatto parte di una task force internazionale, che ha studiato l'effetto dell'esposizione a basse dosi di agenti chimici ambientali nella genesi del cancro. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale "Carcinogenesis". Immagine di pubblico dominio: https://pixabay.com/ Stime dell' Organizzazione Mondiale della Sanità e dell' Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro , indicano che la frazione di tumori attribuibili all'esposizione ad agenti tossici ambientali , sia compresa tra il 7 % e il 19 % . 174 ricercatori impegnati nella ricerca sui tumori, provenienti da 28 paesi , hanno approfondito la relazione tra ambiente e cancro , analizzando dati tossicologici pubblicati in letteratura. Tra loro, anche Chiara Mondello e Ivana Scovassi dell' Igm-Cnr di Pavia. I risultati del lavoro di questo gruppo di ricercatori hanno dato origine a

Dimenticate gli OGM: il futuro sono gli OGE

Le piante modificate con la tecnica di editing genomico CRISPR sono tanto diverse che modificheranno i toni del dibattito, e renderanno necessario ripensare che cos'è un OGM. Immagine di pubblico dominio Il segno distintivo di una tecnologia innovativa è la velocità con cui è applicata dai ricercatori. Da questo punto di vista, la CRISPR si situa tra i più importanti strumenti di cui si è dotata la biologia nell'ultimo mezzo secolo . Questa tecnica si porta dietro implicazioni spettacolari , e ha colpito la comunità scientifica con la forza di un tornado. La rivoluzione della CRISPR potrebbe avere i suoi effetti più profondi in agricoltura . Ad esempio, i ricercatori cinesi hanno stupito la comunità degli agricoltori nel 2014, quando hanno mostrato che la tecnica poteva essere usata per rendere il grano resistente all' oidio , un'infezione fungina detta anche nebbia o mal bianco. L'aspetto rivoluzionario della CRISPR è la sua precisione. Infatti, permet

Ambiente, parte MagicLandscapes per preservare gli ecosistemi europei

L'obiettivo del progetto europeo è rafforzare la capacità delle istituzioni di gestire le infrastrutture verdi e promuovere un uso sostenibile del suolo, sia in aree con alti livelli di biodiversità sia in aree prossime ai centri urbani. In Italia si concentrerà sul Parco fluviale del Po, tra le province di Alessandria, Torino e Vercelli. Fonte: Dotti da Parco del Po Alessandria Vercelli Migliorare la pianificazione del territorio e del paesaggio , valorizzando le aree naturali per mitigare i cambiamenti climatici, preservare l'habitat di fauna e flora selvatiche e migliorare la qualità di aria e acqua . È questo l'obiettivo di MaGICLandscapes , un progetto finanziato dall'Unione Europea con 1,7 milioni di euro , i cui partner italiani sono l' ENEA e la Città Metropolitana di Torino . Per tre anni lavoreranno insieme a nove partner europei provenienti da Germania, Austria, Polonia e Repubblica Ceca su altrettanti casi studio. In Italia concentreranno l