Passa ai contenuti principali

Il suolo è una risorsa non rinnovabile

L'Ibimet-Cnr ha pubblicato l'e-book "Il consumo di suolo: strumenti per un dialogo", che raccoglie gli atti del convegno organizzato dal Cnr per discutere delle problematiche delineate nel rapporto Ispra, e del disegno di legge sull'uso del suolo in discussione alla Camera.

Suolo
https://www.flickr.com/photos/dotbaz/
Il suolo è una risorsa non rinnovabile, che in Italia va perduta al ritmo di 7 metri quadri al secondo. E che deve essere tutelata con provvedimenti urgenti ed efficaci, come il disegno di legge sul consumo di suolo in discussione in Parlamento.

Questo è il messaggio al centro dell'e-book "Il consumo di suolo: strumenti per un dialogo", pubblicato dall'Istituto di Biometeorologia del Cnr (Ibimet-Cnr). Il libro raccoglie i contributi degli esperti e dei portavoce della società civile intervenuti all'omonimo convegno organizzato dal Cnr all'EXPO di Milano, per discutere le criticità del nostro territorio e formulare proposte condivise rivolte ai decisori politici.

"La soluzione di questo problema è indifferibile: si calcola che il 20 % della fascia costiera italiana sia ormai perso, in una cementificazione che non ha risparmiato neanche 34.000 ettari di aree protette e zone a rischio idrogeologico", afferma Michele Munafò, dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

"Questa progressiva impermeabilizzazione del territorio insiste soprattutto sulle zone pianeggianti più fertili e produttive; impedisce, non soltanto l'assorbimento delle piogge, aumentando il rischio di alluvioni, ma anche lo stoccaggio di CO2, di cui il suolo è responsabile per il 20 %."

"Un destino amaro quello del fragile suolo italiano, consumato a velocità record con danni irreversibili per l'umanità e per l'ambiente". Dal libro si capisce che il suolo non è una superficie edificabile o una merce, ma un'entità deperibile da preservare, tramite azioni comuni per tutte le regioni, e una progettazione sostenibile che tuteli il territorio.

"In un modello di sviluppo sostenibile, la valutazione economica di ogni ciclo produttivo non riguarda solo i costi in termini di bilancio tra perdite e guadagni, ma anche i costi ambientali, sociali e umani di ogni sistema", chiarisce Letizia Cremonini, curatrice del volume.

"La conservazione delle risorse naturali è un prerequisito per lo sviluppo economico: questa è la strategia di pensiero e politica promosso dall'Unione Europea, per risolvere le problematiche delle città europee e perseguire una migliore qualità di vita".

La tavola rotonda, che si è tenuta a luglio, è stata un'occasione per ragionare sulla proposta di legge depositata in Parlamento. "Il nostro obiettivo era far valutare il testo a esperti dei vari settori", spiega Teodoro Georgiadis, ricercatore dell'Ibimet-Cnr e coordinatore dell'evento. 

"La speranza è che i contenuti così raccolti possano contribuire a migliorare una legge dello Stato, che ancora non raggiunge una sintesi compiuta per risolvere le preoccupazioni della società civile, sebbene esprima la volontà di salvaguardia del territorio". L'uscita di questo volume è avvenuta in un momento cruciale dell'iter legislativo del ddl, approvato il 28 ottobre dalle Commissioni Ambiente e Agricoltura, e tuttora in fase di esame alla Camera.

Campo coltivato
https://pixabay.com/
Il rapporto 2015 dell'Ispra
I dati Ispra del rapporto 2015 sull'uso del suolo in Italia, evidenziano che la percentuale di suolo impermeabilizzata è passata dal 2,7 % degli anni '50, al 7 % del 2014. Se consideriamo il consumo a livello regionale, al primo posto c'è la Lombardia (11 %), poi il Veneto (10 %), e la Campania (9 %). Invece, le regioni più virtuose sono Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta (3 %).

Il quadro cambia se consideriamo il consumo di suolo effettivo, cioè escludendo le aree come laghi, corsi d'acqua, zone non edificabili per la quota o la pendenza. In base a questo criterio, le regioni quasi completamente montuose, ovviamente, balzano in testa: la Valle d'Aosta arriva al 31 % e il Trentino al 19 %. Ma aumentano anche i consumi effettivi delle altre regioni, Liguria in testa (23 %), insieme a Campania (19 %) e Lombardia (16 %).

Sono valori elevatissimi rispetto alla media nazionale, che, così ricalcolata, passa dal 7 all'11 %, tra le più alte in Europa. Tra l'altro, sembra che il 2,5 % delle superfici considerate non consumabili risulta comunque essere consumato.

La Liguria spicca anche per un altro primato: ha consumato il 30 % di suolo a rischio idraulico, cioè che si trova entro i 150 m dai corpi idrici. È un primato che espone questa regione a un maggiore rischio di alluvioni: sono state quattro negli ultimi due anni.

Tra le province, Monza, l'area della Brianza, Milano e Napoli sono coperte di cemento per circa il 30 % del territorio amministrato. A livello comunale, spicca Roma, con i suoi 30.000 ettari cementificati. Mentre, considerando il consumo percentuale, diversi comuni superano il 50 % di territorio consumato: tra i primi venti, nove sono nel napoletano.


Commenti

I post più letti dell'ultimo mese

Carnevale della Fisica Edizione Novembre 2014

I Carnevali scientifici si ispirano ai Carnival of Science anglosassoni. Il loro scopo è quello di riunire il maggior numero di appassionati di scienza e diffondere così la cultura scientifica. Ecco perché il 30 di ogni mese appassionati e professionisti divulgatori della scienza si riuniscono per promuovere la fisica e le scienze in maniera originale e divertente. La Giuria ha finalmente deciso i premi per questa edizione del Carnevale della Fisica , che verranno assegnati ai migliori contributi divulgativi che arriveranno alla redazione di Gravità Zero . Qui potete consultare i premi in palio questo mese: http://carnevaledellafisica.blogspot.it/p/i-premi.html Allo scadere del mese la giuria esaminerà le segnalazioni dei link pervenuti e voterà per l'assegnazione del Premio al miglior contributo divulgativo .

Samantha: cosa farà sulla ISS?

Si avvicina il momento per Samantha Cristoforetti di lasciare il pianeta Terra. Il 23 novembre partirà alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) , prima donna italiana a mettervi piede . La navicella Soyuz attende lei e i suoi compagni di viaggio (il russo Anton Shkaplerov e Terry Virts della Nasa) al cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan. Ma il viaggio di Samantha è iniziato molto tempo fa. Laureata in Ingegneria meccanica all'Università Tecnica di Monaco (Germania). Nel 2001 entra nell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli e ne esce nel 2005 con una laurea in Scienze aeronautiche e il grado di Ufficiale. Nel 2009 viene selezionata come astronauta dall' Esa (Agenzia Spaziale Europea) , 1° donna italiana e 3° europea in assoluto in mezzo ad 8500 candidati. Nei prossimi 6 mesi sulla ISS, Samantha sarà senza dubbio molto impegnata, dal momento che dovrà portare avanti ben 9 esperimenti scientifici , tutti di grande interesse e dalle importanti ricadute...

#WIRE15: 5 minuti per la tua idea

Il Workshop Impresa, Ricerca, Economia organizzato dall'associazione Frascati Scienza Il 21 maggio , presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati , al via #WIRE15 : il primo esperimento concreto di incontro tra attori dello sviluppo nel Lazio. È organizzato dall'associazione Frascati Scienza e sostenuto dal Comune di Frascati e da BCC - Banca di Credito Cooperativo di Frascati . #WIRE15 è il primo evento di lancio del decennale della Notte Europea dei Ricercatori 2015 . Un'inaugurazione che promette innovazione, creatività, tecnologia e opportunità per ricercatori e imprese. "#WIRE, nato da un'idea del Presidente di Frascati Scienza Giovanni Mazzitelli, è un progetto ambizioso che ha subito catturato la nostra attenzione" , spiega Pier Romano Ruggeri , Direttore della Banca di Frascati di Credito Cooperativo. "È un incontro tra progettazione e investitori e ha l'obiettivo di ascoltare le necessità delle imprese, condividere le idee della ri...

10 aziende italiane che puntano su ricerca e innovazione

Inutile negarlo, l’Italia non è il Paese più in forma del mondo. Ma le 10 aziende  di cui parleremo sono la prova che qualcosa si sta muovendo. Sono tutte aziende che investono in ricerca ed innovazione , che sfornano prodotti ad altissimo contenuto tecnologico , e che spesso si sono aperte con successo al mercato internazionale. Forse, anche grazie a loro, guarderemo al nuovo anno con un pizzico di ottimismo in più. 1.      Partiamo con ADAM (Advanced Data Analysis inMedicine) , spin-off dell’ Università del Salento , nata da un gruppo di fisici, informatici e medici.   ADAM sviluppa programmi per l’ imaging in medicina , in particolare per la rilevazione automatica o semiautomatica di malattie , assistita da computer. Lo scopo è aumentare l’attendibilità della diagnosi e l’efficacia della terapia, e nel contempo, ridurre la spesa pubblica sanitaria, migliorando anche la qualità di vita del paziente.   Tra i suoi prodotti c’è GlioCAD , che ...

Atlas: la straordinaria impresa del primo elicottero a propulsione umana

Gli esperti dicevano che era impossibile. Due giovani ingegneri hanno dimostrato il contrario, vincendo anche 250 mila dollari Nel giugno 2013 , Todd Reichert e Cameron Robertson , due ingegneri dell' Università di Toronto , sono riusciti a vincere l' AHS Sikorsky Prize , con un volo da record effettuato sul loro velivolo, Atlas . Le immagini della loro impresa sono emozionanti:                        Il Sikorsky Prize è nato nel 1980 : l'American Helicopter Society, ora AHS International , aveva offerto la somma di 250 mila dollari a chiunque fosse riuscito nell'impresa. Ma qual è questa impresa? Semplice: costruire un elicottero a propulsione umana , in grado di mantenersi in volo stazionario a tre metri di altezza, per almeno 60 secondi . Dati i numerosi tentativi, e gli altrettanto numerosi fallimenti , era ormai ritenuta una cosa impossibile . Finché non sono arrivati Reichert e Roberts...