Le prospettive aperte dalla rivoluzione energetica solare, analizzate dal Cnr in uno studio pubblicato su "Energy Science & Engineering". E l'Italia è all'avanguardia nella tecnologia fotovoltaica fin dal 1984, con l'impianto dell'Isola di Vulcano.
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Tutto questo è illustrato in uno studio sul fotovoltaico e sull'energia solare, condotto dai ricercatori dell'Istituto di Biometeorologia (Ibimet-Cnr) e dell'Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati (Ismn-Cnr), pubblicato su "Energy Science & Engineering".
"Lo studio spiega come l'energia solare sia un'alternativa ormai pronta per una grande transizione energetica, che consenta di conciliare crescita dell'economia globale e risanamento ambientale, di risolvere il dilemma fra possibile carenza di petrolio, aumento dei costi di estrazione degli idrocarburi e crescita della popolazione."
"Un dilemma che in passato aveva portato i prezzi su livelli insopportabili per molte economie", spiega Francesco Meneguzzo, dell'Ibimet-Cnr di Firenze. "Il fotovoltaico conviene perché, a seconda dei materiali utilizzati, restituisce da 10 a 50 volte l'energia impiegata nella sua costruzione".
Se avete perplessità riguardo all'occupazione di territorio, forse verranno superate da questa valutazione: una superficie inferiore allo 0,6 % del territorio europeo sarebbe sufficiente per garantire, con i pannelli fotovoltaici, la copertura completa del fabbisogno elettrico dell'Unione Europea.
"Lo studio evidenzia che i vantaggi e i costi della tecnologia sono chiari: l'elettricità fotovoltaica è venduta a prezzi inferiori a quella da fonti convenzionali, anche senza incentivazioni; e non soltanto nei Paesi più soleggiati, ma persino in Francia, che è il Paese con la maggiore penetrazione del nucleare a livello globale", sostiene Mario Pagliaro, dell'Ismn-Cnr di Palermo.
"La disponibilità crescente di elettricità ottenuta dalla luce solare durante le ore di punta ha fatto crollare il prezzo del kWh nei Paesi più solarizzati, come Germania (dai 51 euro/MWh del 2006 ai 33 euro/MWh del 2014) e Italia (dai 75 euro/MWh del 2006 ai 52 euro/MWh del 2014), in cui la componente dovuta alla generazione fotovoltaica ha pesato molto più della crisi della domanda".
È stata proprio l'Italia, attraverso l'impianto installato nel 1984 nell'Isola di Vulcano, a mostrare al mondo come la tecnologia fotovoltaica per generare elettricità fosse solida e affidabile. L'impianto, in oltre 30 anni di funzionamento, ha registrato un modesto 6 % di perdita di produzione.
L'ultima barriera per la sostituzione dei combustibili fossili, nel riscaldamento degli edifici e nel trasporto pubblico e privato, è quella dell'accumulo, indispensabile per poter utilizzare l'elettricità solare anche in inverno e durante la notte. Ma anche questa barriera sta per essere superata, grazie alle evoluzioni rapidissime della tecnologia e dell'industria delle batterie e delle celle a idrogeno.
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