Passa ai contenuti principali

100 esperti da tutta Europa per le tecnologie antiterrorismo

ENEA, in collaborazione con l'istituto di ricerca tedesco Fraunhofer INT, ha organizzato due giorni di test antiterrorismo, nell'ambito di EDEN, il maggior progetto nel campo della security mai finanziato dalla Commissione Ue.

Progetto EDEN
http://www.enea.it/it
Oltre 100 esperti, provenienti da tutta Europa, hanno partecipato alla due giorni di test sulle tecnologie per la prevenzione e il contrasto degli attentati terroristici. L'evento si è tenuto a fine ottobre, ed è stato organizzato da ENEA, in collaborazione con l'istituto di ricerca tedesco Fraunhofer INT.

Le prove sono state condotte presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, in condizioni simulate, ma il più possibile vicine a quelle reali. Hanno permesso di validare metodologie e strumenti innovativi nel contrasto dei rischi da attentati con agenti biologici e chimici, radiazioni ionizzanti e sostanze radioattive ed esplosive, i cosiddetti eventi CBRNe (Chemical Biological Radiological Nuclear explosive).

Oltre ai rappresentatnti di polizie di frontiera, istituti di radioprotezione, vigili del fuoco e altri corpi militari, la sperimentazione ha visto il coinvolgimento di industrie leader del settore, come BAE Systems, che è coordinatore del Progetto europeo EDEN, nell'ambito del quale sono state effettuate le due giornate di test.

EDEN (End-user driven DEmo cbrNe) è il maggior progetto nel campo della security mai finanziato dalla Commissione Ue, con uno stanziamento di 36 milioni di euro. Riunisce università, organismi di ricerca, grandi industrie, PMI e utenti finali di 15 Paesi Ue, per un totale di 36 partner tra i maggiori esperti in materia di security.

Uno dei risultati del progetto è l'EDEN Store, una piattaforma informatica che raccoglie strumenti innovativi, protocolli e procedure per le attività di prevenzione e mitigazione del rischio da attentati. Dall'EDEN Store sarà possibile selezionare strumenti specifici utili per la gestione di eventuali crisi provocate da eventi CBRNe.

In particolare, sono stati testati due scenari di possibile minaccia terroristica:
  1. Il monitoraggio da remoto per individuare, a bordo di un veicolo, la presenza di materiale esplosivo e radioattivo, con il quale poter fabbricare una cosiddetta "bomba sporca".
  2. L'utilizzo di una unità mobile per l'individuazione di materiale radiologico di contrabbando.
L'ENEA ha testato cinque diverse tecnologie:
  • NAI (Neutron Active Interrogation), un innovativo sensore che utilizza un generatore di neutroni per localizzare materiale esplosivo e radioattivo da remoto.
  • ILS (Integrated Laser System), un laser ingrado di individuare tracce di esplosivo anche a 100 metri di distanza.
  • PRASSI, un robot capace di compiere missioni in completa autonomia, e in grado di consentire l'uso del laser ILS anche in aree inaccessibili all'uomo.
  • RGB-ITR, un laser per l'acquisizione del modello in 3D dei veicoli su cui potenziali terroristi hanno nascosto le bombe sporche. Si tratta di una tecnologia già utilizzata per acquisire immagini tridimensionali di opere d'arte, come la Cappella Sistina.
  • RADCAL, un software in grado di prevedere gli effetti della contaminazione causata dall'eventuale esplosione di una bomba sporca.
I prossimi test previsti nell'ambito del progetto EDEN riguardano la sicurezza nucleare. Si terranno ad aprile 2016, presso il Centro Ricerche ENEA Casaccia, dove verranno effettuate dimostrazioni su larga scala sulla gestione di questo tipo di emergenze. In particolare, saranno testati metodi innovativi per la sicurezza della popolazione e delle aree limitrofe, rispetto ad un ipotetico incidente nucleare, e test sui flussi di comunicazione tra Stati.

La tappa finale di EDEN sarà l'aeroporto di Bruxelles: nel corso del prossimo anno, ospiterà un grande evento espositivo per illustrare i risultati tecnologici di tutti i partner coinvolti nel progetto.

Commenti

I post più letti dell'ultimo mese

Atlas: la straordinaria impresa del primo elicottero a propulsione umana

Gli esperti dicevano che era impossibile. Due giovani ingegneri hanno dimostrato il contrario, vincendo anche 250 mila dollari Nel giugno 2013 , Todd Reichert e Cameron Robertson , due ingegneri dell' Università di Toronto , sono riusciti a vincere l' AHS Sikorsky Prize , con un volo da record effettuato sul loro velivolo, Atlas . Le immagini della loro impresa sono emozionanti:                        Il Sikorsky Prize è nato nel 1980 : l'American Helicopter Society, ora AHS International , aveva offerto la somma di 250 mila dollari a chiunque fosse riuscito nell'impresa. Ma qual è questa impresa? Semplice: costruire un elicottero a propulsione umana , in grado di mantenersi in volo stazionario a tre metri di altezza, per almeno 60 secondi . Dati i numerosi tentativi, e gli altrettanto numerosi fallimenti , era ormai ritenuta una cosa impossibile . Finché non sono arrivati Reichert e Roberts...

Antartide, parte la spedizione italiana con 210 ricercatori e 50 progetti di ricerca

È partita ufficialmente la XXXIII Campagna estiva del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, attuata dall'ENEA per gli aspetti logistici e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico. Fonte: ENEA Cinquanta progetti di ricerca su ecosistemi e clima e 210 tra tecnici e ricercatori nazionali e internazionali saranno i protagonisti della XXXIII Campagna estiva del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) , che parte ufficialmente con l'apertura della stazione "Mario Zucchelli" . La Campagna 2017-18, finanziata con 23 milioni di euro dal MIUR e attuata dall' ENEA per gli aspetti logistici e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico , avrà una durata di 4 mesi e vedrà la partecipazione di ricercatori che svolgeranno attività di ricerca anche presso altre basi antartiche, nel clima di collaborazione internazionale che caratterizza la scienza in uno dei luoghi più remoti della Terra. Per realizzare ...

Se l'Antartide si scioglie il problema non è solo dei pinguini

Sulla calotta glaciale si allungano le crepe, a causa del riscaldamento globale. Se si fondesse tutto il ghiaccio dell'Antartide, il livello dei mari si innalzerebbe di 65 metri. Immagine di pubblico dominio Un recente rapporto del WWF Australia , " Tracking Antarctica " , fa un resoconto completo dello stato dell'ambiente intorno al Polo Sud : qui la cooperazione internazionale riesce a proteggere la natura, ma può arrivare solo fino a un certo punto. Flora Il riscaldamento globale è senza dubbio la minaccia principale, ma non è l'unica . Per esempio, vengono continuamente introdotti vegetali estranei , che vanno a competere con le 300 specie di licheni , le 110 specie di muschi e le 2 sole specie di piante con fiori autoctone.

Ambiente: alcuni organismi si stanno adattando ai cambiamenti climatici del Mediterraneo

Una ricerca, pubblicata sulla rivista "Royal Society Open Science", rivela che alcuni organismi marini saranno in grado di attrezzarsi per sopravvivere alle alterazioni climatiche, in atto nel Mediterraneo. http://commons.wikimedia.org/wiki/User:Otrebor81~commonswiki Ci sono alcuni organismi che vivono ancorati al fondale marino, e, quindi, non possono sottrarsi agli effetti dell' acidificazione degli oceani e del riscaldamento dell'acqua di mare . Organismi come il briozoo Calpensia nobilis : un invertebrato marino, con uno scheletro esterno formato da carbonato di calcio, che vive in colonie. Proprio su di esso è stato condotto l'esperimento di cui si parla nell' articolo . La ricerca è firmata da Chiara Lombardi e Silvia Cocito , del Centro Ricerche Ambiente Marino Santa Teresa dell'ENEA , da Maria Cristina Gambi , della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli , e da Paul D. Taylor , del Natural History Museum di Londra .

Oltre la Brexit, sfide e opportunità per la ricerca scientifica tra Italia e Regno Unito

Il CNR ha ospitato ad Anacapri il meeting bilaterale Italia-Regno Unito: a pochi mesi dal referendum, rappresentanti di enti di ricerca, università e scienziati hanno discusso temi chiave della ricerca nel contesto dell'uscita del Regno Unito dall'Ue. Fonte: Witizia da Pixabay Il 4 e 5 ottobre 2017 si è tenuto, presso il centro del Consiglio Nazionale delle Ricerche , l' Osservatorio Cultura Ricerca Formazione Divulgazione di Anacapri (ex "Osservatorio svedese"), il meeting bilaterale Italia-Regno Unito , organizzato dal CNR in cooperazione con il Science and Innovation Network del governo UK e l' Ambasciata Britannica a Roma . Un'occasione di confronto e di diplomazia scientifica dopo il referendum del 23 giugno 2016, con cui ha preso il via il processo di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Sul tavolo le sfide e le opportunità conseguenza della Brexit . "Questo significativo mutamento all'interno dell'Unione potrebbe ...