Passa ai contenuti principali

Vertical Farm: l'emblema delle tecnologie per l'agricoltura del futuro

Tutto quello che c'è da sapere sulla Vertical Farm, presentata all'EXPO da ENEA.

Prototipo della Vertical Farm presentata all'EXPO da ENEA
Qualcuno di voi l'avrà già vista con i suoi occhi. In tal caso, vi invito a lasciare le vostre impressioni ed opinioni. Ne avevamo già parlato in un precedente articolo (Il futuro dell'agricoltura con la "serra verticale"), ma mi sono arrivate alcune richieste di approfondimento, che sono felice di accontentare.

La Vertical Farm è una serra multistrato chiusa, con colture in orizzontale su piani sovrapposti. Consente di coltivare in assenza di terra, utilizzando le colture idroponiche: le piante vengono inserite su piccole zolle di torba, e crescono con l'aggiunta di acqua e nutrienti. È innegabile che si tratti di un'innovazione tecnologica di grande rilevanza. Ne esistono solo pochi esemplari in tutto il mondo, e ancora nessuno in Italia.

La serra si avvale anche dell'illuminazione artificiale, con lampade a LED ad altissima efficienza e a basso consumo. Si utilizzano i LED perché forniscono luce fredda nelle colorazioni più adatte (blu e rosso), ed è perfetta per riprodurre le condizioni che favoriscono la fotosintesi. I LED restano accesi per tutto il giorno e vengono spenti la notte. La CO2 prodotta viene completamente riassorbita dalle piante durante la fase notturna.

La Vertical Farm ha bisogno di circa 2 litri di acqua per 1 Kg di lattuga, contro i 40-45 litri/Kg delle coltivazioni tradizionali. Un risparmio del 95 %. In un sistema chiuso come quello della Vertical Farm, non c'è bisogno di grosse quantità di concimi: rispetto ai sistemi di coltura tradizionali, si arriva a risparmiarne il 50 %.

Ogni ciclo di crescita è di tre settimane, per un totale di 14 cicli l'anno di produzioni. Coltivare su più piani sovrapposti consente di avere una coltivazione di 3-4 volte superiore a quella di una coltura in serra tradizionale, e di 7-8 volte rispetto ad una coltura in campo aperto.

Prototipo della Vertical Farm presentata all'EXPO da ENEA
Durante il giorno, ogni ora c'è un ciclo di irrigazione. Una pompa programmata entra in funzione attraverso un ciclo detto a "flusso e riflusso": l'erogazione dell'acqua avviene tramite l'allagamento dei bancali; per alcuni secondi, ogni ora, le radici assorbono l'acqua necessaria, che poi viene ricondotta, per gravità, nelle vasche sottostanti. Un fertirrigatore computerizzato controlla periodicamente il Ph e la salinità della soluzione e integra nell'acqua la giusta quantità di sostanze.

La Vertical Farm dell'EXPO è composta da 12 piani di coltivazioni, ciascuno di un metro quadrato. Il ciclo chiuso consente di non sprecare nulla e di non produrre scarti o rifiuti. Inoltre, telecamere collegate ai computer controllano tutto il sistema, ed anche anomalie o blackout.

L'ambiente chiuso è completamente sterile, cioè non entrano insetti e parassiti. Di conseguenza, i prodotti sono privi di sostanze inquinanti, come pesticidi o fitofarmaci. Anche il clima è completamente controllato. Attraverso un sistema di climatizzazione, temperatura e umidità vengono ottimizzate in funzione delle esigenze delle piante.

Come già detto, la coltivazione è incentrata sull'utilizzo di luce artificiale. Pertanto, il consumo di energia elettrica è la maggiore problematica di questi sistemi. Infatti, i costi risultano elevati, nonostante i LED abbiano consumi ridottissimi. Tra le soluzioni possibili, l'uso di biomasse prodotte con il riciclaggio dei rifiuti urbani, o l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili.

Invece, uno dei maggiori vantaggi delle Vertical Farm consiste nel poter produrre cibo in qualunque posto del pianeta, e senza occupare grandi quantità di suolo. Rendere possibile la coltivazione a Km zero, significa abbattere i costi di trasporto ed esportazione, che incidono notevolmente sul prodotto finale.


Commenti

I post più letti dell'ultimo mese

Carnevale della Fisica Edizione Novembre 2014

I Carnevali scientifici si ispirano ai Carnival of Science anglosassoni. Il loro scopo è quello di riunire il maggior numero di appassionati di scienza e diffondere così la cultura scientifica. Ecco perché il 30 di ogni mese appassionati e professionisti divulgatori della scienza si riuniscono per promuovere la fisica e le scienze in maniera originale e divertente. La Giuria ha finalmente deciso i premi per questa edizione del Carnevale della Fisica , che verranno assegnati ai migliori contributi divulgativi che arriveranno alla redazione di Gravità Zero . Qui potete consultare i premi in palio questo mese: http://carnevaledellafisica.blogspot.it/p/i-premi.html Allo scadere del mese la giuria esaminerà le segnalazioni dei link pervenuti e voterà per l'assegnazione del Premio al miglior contributo divulgativo .

Arriva "Smart node", la piazza virtuale della città del futuro

Un'installazione urbana interattiva ideata dall'ENEA come luogo d'incontro. Fonte: ENEA Un luogo d'incontro dove i cittadini possono condividere idee, creare e fruire contenuti, navigare, informarsi sulle novità e sulle attività della città , attraverso le nuove tecnologie web del cloud computing . È l'identikit dello Smart node , un'installazione urbana interattiva ideata dall' ENEA nell'ambito del progetto " City 2.0 ", finanziato dal MIUR con l'obiettivo di sviluppare soluzioni intelligenti per l'efficienza dei servizi urbani , come illuminazione ed edifici pubblici, mobilità sostenibile e monitoraggio della qualità dell'aria. Installato presso lo Smart Village del Centro Ricerche Casaccia dell'ENEA, ne diverrà presto il cuore tecnologico ed aggregativo , con la possibilità di ricevere e condividere informazioni, foto e video come in una piazza virtuale di una città del futuro non troppo lontano . Lo Smart node...

10 aziende italiane che puntano su ricerca e innovazione

Inutile negarlo, l’Italia non è il Paese più in forma del mondo. Ma le 10 aziende  di cui parleremo sono la prova che qualcosa si sta muovendo. Sono tutte aziende che investono in ricerca ed innovazione , che sfornano prodotti ad altissimo contenuto tecnologico , e che spesso si sono aperte con successo al mercato internazionale. Forse, anche grazie a loro, guarderemo al nuovo anno con un pizzico di ottimismo in più. 1.      Partiamo con ADAM (Advanced Data Analysis inMedicine) , spin-off dell’ Università del Salento , nata da un gruppo di fisici, informatici e medici.   ADAM sviluppa programmi per l’ imaging in medicina , in particolare per la rilevazione automatica o semiautomatica di malattie , assistita da computer. Lo scopo è aumentare l’attendibilità della diagnosi e l’efficacia della terapia, e nel contempo, ridurre la spesa pubblica sanitaria, migliorando anche la qualità di vita del paziente.   Tra i suoi prodotti c’è GlioCAD , che ...

La truffa di Windows Movie Maker diventa virale

Si diffonde massivamente a causa dell'alta valutazione di Google; in Italia ha raggiunto il picco del 9% delle rilevazioni. Immagine di pubblico dominio I truffatori sono riusciti sorprendentemente a distribuire su larga scala una versione modificata di Windows Movie Maker progettata per sottrarre denaro agli utenti ignari. La diffusione del programma fake, rilevato dagli esperti di ESET con il nome di Win32/Hoax.MovieMaker , è stata accentuata dalla continua domanda di Windows Movie Maker, rimosso dai siti ufficiali a gennaio 2017, che ha contribuito a migliorare l'indicizzazione di un sito Web che nulla ha a che fare con Microsoft, contenente il link al download di una versione modificata del software . A causa dell' ottima valutazione del sito Web sui motori di ricerca , gli autori della truffa hanno potuto contare su un immenso "pubblico" di potenziali vittime , con la conseguenza che la versione modificata di Windows Movie Maker risulta essere...

Samantha: cosa farà sulla ISS?

Si avvicina il momento per Samantha Cristoforetti di lasciare il pianeta Terra. Il 23 novembre partirà alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) , prima donna italiana a mettervi piede . La navicella Soyuz attende lei e i suoi compagni di viaggio (il russo Anton Shkaplerov e Terry Virts della Nasa) al cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan. Ma il viaggio di Samantha è iniziato molto tempo fa. Laureata in Ingegneria meccanica all'Università Tecnica di Monaco (Germania). Nel 2001 entra nell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli e ne esce nel 2005 con una laurea in Scienze aeronautiche e il grado di Ufficiale. Nel 2009 viene selezionata come astronauta dall' Esa (Agenzia Spaziale Europea) , 1° donna italiana e 3° europea in assoluto in mezzo ad 8500 candidati. Nei prossimi 6 mesi sulla ISS, Samantha sarà senza dubbio molto impegnata, dal momento che dovrà portare avanti ben 9 esperimenti scientifici , tutti di grande interesse e dalle importanti ricadute...