Passa ai contenuti principali

Italia ed Egitto alleati per i beni culturali

Il workshop del Cnr, che si è tenuto il 15 giugno al Museo Egizio di Torino, è stata l'occasione per consolidare una collaborazione che lega ricerca scientifica e conservazione, fruizione, valorizzazione del patrimonio artistico.

Sito archeologico in Egitto

Il workshop sulla collaborazione scientifica bilaterale italo-egiziana, promosso dal Cnr, si è tenuto al Museo Egizio di Torino, il 15 giugno scorso. Sono intervenute molte autorità: il sindaco, Piero Fassino, Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, Luigi Nicolais, presidente del Cnr.

E poi ancora, l'ambasciatore egiziano in Italia, Amr Mostafa Kamal Helmy, i ministri della Ricerca scientifica dei due paesi, Sherif Hammad e Stefania Giannini, e Gian Maria Gros Pietro, presidente del Consiglio di gestione di Intesa SanPaolo, che ha sostenuto l'evento.

"L'incontro bilaterale traccia le linee operative dei prossimi impegni italo-egiziani sui beni culturali e coinvolge numerosi ricercatori dei due paesi", dichiara il presidente Nicolais. "Inoltre rafforza l'idea che, soprattuto in questo campo, vada privilegiata e sempre cercata l'integrazione e l'interazione fra competenze diverse, affinché ricerca scientifica, conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio possano convergere verso i medesimi obiettivi e intercettare con succeso anche l'interesse e l'attenzione di investitori privati."

Il luogo dell'incontro non è stato scelto a caso: nei mesi scorsi, è stato firmato un accordo tra Fondazione Museo Egizio e Cnr, con cui si è deciso di costituire un'unità di ricerca dell'Ente presso il Museo.

Ricercatori al lavoro in un sito archeologico in Egitto
Il percorso di collaborazione tra ricerca e musei ha l'ambizione di rappresentare un modello operativo anche per altri grandi contesti, italiani e stranieri. "Le competenze umanistiche e tecnologiche che il Cnr possiede, possono offrire un valore aggiunto importante per una concezione avanzata dei musei", prosegue Daniele Malfitana, direttore dell'Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam-Cnr).

"Un primo contributo è stato già offerto con la realizzazione di tre video curati da Francesco Gabellone dell'Istituto, che ricostruiscono, rimanendo fedeli al dato archeologico e storico-documentario, tre grandi complessi funerari, rendendoli come dovevano effettivamente apparire all'origine."

"Ed è su questo aspetto, anche con il supporto di Christian Greco, direttore del Museo Egizio, che rifletteremo per proporre ai nostri partner egiziani un'idea di museo come contenitore e diffusore di messaggi e produttore di ricerca, e non semplice custode di reperti".

Il Cnr conduce, già da tempo, una missione multidisciplinare in Egitto, guidata da Giuseppina Capriotti, dell'Istituto per gli studi del Mediterraneo antico (Isma-Cnr). La missione è condotta in collaborazione con diverse istituzioni locali, dal Ministero delle Antichità al National Research Centre.

Sito archeologico in Egitto
"Dal sito di Tell el-Maskhuta, con il salvataggio dell'unica tomba ramesside del nord del paese, che versava in una situazione di grave rischio ambientale, alla creazione di un laboratorio archeologico congiunto nell'area cruciale del Canale di Suez", spiega Capriotti.

"Dallo studio mediante l'uso di fotogrammetria e spettroscopia dell'antichissima tomba di Harkhuf (Aswan, XXIII sec. a.C.), le cui iscrizioni documentano le più antiche esplorazioni in Africa, all'uso del satellite Remote sensing".

Quello degli studi meteo-climatici è un aspetto di particolare rilievo. "Portiamo avanti due filoni di ricerca legati alla climatologia e ai fattori ambientali per studiare l'impatto sui beni culturali nell'area di Aswan, nell'ambito del progetto 'Le sette piaghe'", spiega Marina Baldi, dell'Istituto di biometeorologia (Ibimet-Cnr).

"Il verificarsi, seppur raro, delle piogge torrenziali in alto Egitto e nelle aree di Luxor (l'antica Tebe) ed Aswan, risulta disastroso in aree così desertiche e provoca danni ingenti al patrimonio culturale della regione oltre che ai beni delle popolazioni residenti, talvolta con perdite di vite umane. Il fenomeno, spesso citato negli antichi testi, è legato a specifiche condizioni meteorologiche che riguardano una regione più ampia dal Mar Mediterraneo al centro del Sahara, fino al Mar Rosso".

"Un secondo studio ha permesso di focalizzare l'attenzione sui complessi monumentali della regione di Aswan, con particolare riguardo al rapido deterioramento delle Tombe dei Nobili, scavate nella roccia sulla riva occidentale del Nilo a Qubbet el-Hawa, a causa dell'azione da parte di agenti atmosferici, inquinamento e rumore proveniente dalla città".

Commenti

I post più letti dell'ultimo mese

10 libri sulla scienza da leggere almeno una volta nella vita

Di libri da leggere almeno una volta nella vita, ce ne sarebbero centinaia . Libri, come L'origine delle specie di Charles Darwin , sono delle pietre miliari per la scienza e per la letteratura. Ma non lo troverete, in questo elenco. Invece, i 10 libri che ho scelto sono meno noti. Ma mi hanno fatto amare la scienza e hanno cambiato il mio modo di pensare e di guardare il mondo . 1. Il mago dei numeri di Hans Magnus Enzensberger . Dodici notti. Dodici sogni, in cui Roberto incontrerà il Mago dei numeri. Roberto non sopporta la matematica. Ma i suoi viaggi notturni in compagnia del mago gli faranno cambiare idea. È vero, si tratta di un libro per ragazzi, ma lo trovo divertente da rileggere anche adesso . Ed è perfetto da far leggere nelle scuole: tutti gli studenti vorranno essere come il protagonista, e diventare apprendisti dei numeri. 2. Morti di scienza di Pierre Zweiacker . Ecco un punto di vista insolito sulla storia della scienza: inventori e

Ciro e Antonio: dinosauri italiani

Ciro e Antonio sono fossili di dinosauro famosi nel mondo, ma praticamente sconosciuti nel nostro Paese. Ve li voglio presentare . Ciro è stato il primo dinosauro in assoluto ad essere scoperto in Italia, a Pietraroja (Benevento) nel 1980. Lo scopritore, Giovanni Todesco , era un appassionato di fossili che scambiò il piccolo dinosauro per una semplice lucertola e per questo motivo conservò l'esemplare in casa sua per anni. Nel 1993, dopo aver visto il film "Jurassic Park", decise di mostrare il fossile al paleontologo Giorgio Teruzzi, che lo riconobbe per quello che era: un piccolo di dinosauro.   (la foto è di proprietà di Scienza in Rete ) Nel 1998 venne riconosciuto come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia . Il fossile, infatti, è fra i più completi che esistano ed è il primo a presentare organi interni e tessuti molli in uno straordinario stato di conservazione .

7 soluzioni alla crisi idrica che non credevate possibili

La scarsità d'acqua, la sua mancata potabilizzazione e l'assenza di servizi igienici adeguati causano ogni anno più vittime di tutte le guerre . Ogni 20 secondi , in media, muore un bambino a causa di malattie dovute a questi problemi. Entro il 2025 , la sola agricoltura richiederà l'equivalente d'acqua di 20 fiumi della portata del Nilo . E nei paesi con popolazione molto numerosa, come India e Cina, le forniture d'acqua dolce finiranno anche prima. La foto è di dominio pubblico. Nei paesi in via di sviluppo, il 90 % delle acque di scarico vengono riversate direttamente nei fiumi senza alcun trattamento . E pensate che 1 litro di acqua di scarico inquina circa 8 litri di acqua dolce. Se a tutto questo aggiungete i cambiamenti climatici in atto, l'aumento della popolazione del pianeta, e il fatto che 2 miliardi di persone già vivono in assoluta scarsità d'acqua , è evidente che le nostre riserve si esauriranno in fretta. Le tecnologie

10 aziende italiane che puntano su ricerca e innovazione

Inutile negarlo, l’Italia non è il Paese più in forma del mondo. Ma le 10 aziende  di cui parleremo sono la prova che qualcosa si sta muovendo. Sono tutte aziende che investono in ricerca ed innovazione , che sfornano prodotti ad altissimo contenuto tecnologico , e che spesso si sono aperte con successo al mercato internazionale. Forse, anche grazie a loro, guarderemo al nuovo anno con un pizzico di ottimismo in più. 1.      Partiamo con ADAM (Advanced Data Analysis inMedicine) , spin-off dell’ Università del Salento , nata da un gruppo di fisici, informatici e medici.   ADAM sviluppa programmi per l’ imaging in medicina , in particolare per la rilevazione automatica o semiautomatica di malattie , assistita da computer. Lo scopo è aumentare l’attendibilità della diagnosi e l’efficacia della terapia, e nel contempo, ridurre la spesa pubblica sanitaria, migliorando anche la qualità di vita del paziente.   Tra i suoi prodotti c’è GlioCAD , che è un programma in grado di localiz

Dimenticate gli OGM: il futuro sono gli OGE

Le piante modificate con la tecnica di editing genomico CRISPR sono tanto diverse che modificheranno i toni del dibattito, e renderanno necessario ripensare che cos'è un OGM. Immagine di pubblico dominio Il segno distintivo di una tecnologia innovativa è la velocità con cui è applicata dai ricercatori. Da questo punto di vista, la CRISPR si situa tra i più importanti strumenti di cui si è dotata la biologia nell'ultimo mezzo secolo . Questa tecnica si porta dietro implicazioni spettacolari , e ha colpito la comunità scientifica con la forza di un tornado. La rivoluzione della CRISPR potrebbe avere i suoi effetti più profondi in agricoltura . Ad esempio, i ricercatori cinesi hanno stupito la comunità degli agricoltori nel 2014, quando hanno mostrato che la tecnica poteva essere usata per rendere il grano resistente all' oidio , un'infezione fungina detta anche nebbia o mal bianco. L'aspetto rivoluzionario della CRISPR è la sua precisione. Infatti, permet