A Expo, il 13 giugno, il Cnr ha parlato di nuove soluzioni e tecnologie, nella conferenza "Pesca eco-sostenibile e pescato sicuro".
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Sabato 13 giugno, presso l'Expo Milano 2015 (Teatro della terra - Biodiversity Park), hanno parlato di nuove metodologie per la filiera del settore, con la conferenza "Pesca eco-sostenibile e pescato sicuro". Uno degli argomenti trattati è l'utilizzo di metodi che non danneggino specie, come le tartarughe Caretta caretta, protette da numerose Convenzioni internazionali, ma vittime della pesca professionale.
Il progetto Tartalife
"Per proteggerle, nelle 15 regioni italiane che si affacciano sul mare, è stato avviato il progetto Tartalife", spiega Mauro Marini, responsabile dell'Ismar-Cnr di Ancona.
Si stima che, nel Mediterraneo, almeno 100 mila tartarughe vengono accidentalmente catturate, ogni anno, da parte dei pescatori: circa 70 mila abboccano agli ami utilizzati per la pesca al pescespada, oltre 40 mila restano intrappolate nelle reti a strascico e circa 23 mila in quelle da posta.
"Tra le diverse soluzioni che abbiamo messo a punto in via sperimentale, ami con una forma tale da permettere alle tartarughe di liberarsi da sole senza riportare danni e delle griglie di materiale plastico che permettono di far entrare nella rete il pesce ma non le tartarughe".
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L'attenzione viene posta anche sull'inquinamento da carburante, prodotto dai mezzi navali: "per questo stiamo sperimentando diversi tipi di propulsori, per esempio motori alimentati ibridi come per le auto o a GPL e metano. Inoltre, con i computer di bordo vogliamo visualizzare il consumo di carburante in tempo reale per ridurre il consumo energetico", prosegue Marini.
La conferenza è stata condotta dalla giornalistica scientifica Paola Catapano, e ha consentito, a esperti di varie istituzioni, di affrontare i temi della biodiversità marina e della "piccola pesca" artigianale: possibile fonte di occupazione e di reddito e "culla" delle tradizioni marinare.
"In tempi di globalizzazione dei prodotti ittici questo argomento è molto caro alle comunità costiere", osserva il ricercatore. "La pesca a km zero va valorizzata con il contributo di fondi comunitari finalizzati alla realizzazione di infrastrutture idonee per i piccoli operatori di pesca e al volano ricettivo e turistico che ruota attorno a questa attività".
Il concorso per le scuole medie
In chiusura della conferenza, c'è stata anche la premiazione delle classi delle scuole medie di Trieste, di Porto Recanati (Macerata), e di Tortoli in Sardegna (Ogliastra): sono le vincitrici del concorso per le scuole secondarie di primo grado "Pesca ecocompatibile e tracciabile. È possibile?".
"La maggior parte degli elaborati inviati dalle 19 scuole partecipanti ha evidenziato il grande interesse dei ragazzi nei confronti delle tradizioni marinare del proprio territorio, documentate attraverso immagini e filmati", conclude Gianna Fabi, dell'Ismar-Cnr, coordinatrice dell'evento.
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