Rinfrescare o riscaldare gli ambienti senza utilizzare combustibili fossili, senza inquinare e dimezzando i consumi elettrici
Gli impianti di climatizzazione sono responsabili del 40 % del consumo globale di energia, e del 36 % delle emissioni totali di CO2. Il settore è in espansione e, di conseguenza, salirà anche il consumo energetico.https://www.flickr.com/photos/imizael/ |
Lo scorso 4 maggio, all'ENEA, si è tenuto il workshop sulla climatizzazione innovativa: sono state presentate le ultime evoluzioni del "Solar heating and cooling" e della nuova generazione di pompe di calore.
Si tratta di tecnologie che sfruttano l'energia fornita dal sole o accumulata nel suolo, nell'acqua e nell'aria. I risparmi energetici sono 8 volte superiori a quelli conseguiti con tecnologie tradizionali.
Il sistema FREESCOO
Ne è un esempio il sistema FREESCOO (FREE Solar COOling): un condizionatore d'aria compatto, alimentato ad energia solare, che in un solo dispositivo racchiude trattamento dell'aria, climatizzazione, deumidificazione e raffreddamento. Se è disponibile radiazione solare, in inverno è utilizzabile anche con funzione di riscaldamento.
Grazie all'uso di pannelli fotovoltaici integrati nel sistema, e di due batterie per lo stoccaggio dell'energia elettrica, FREESCOO può essere utilizzato anche in assenza di elettricità, e dunque a costo energetico quasi nullo.
Nel workshop, sono stati presentati anche gli ottimi risultati di un innovativo pannello solare: presenta un serbatoio di accumulo integrato, cosa che va a vantaggio di un design compatto e di un impatto ambientale e paesaggistico molto basso.
Le pompe di calore di ultima generazione
Ma si è parlato anche di pompe di calore di ultima generazione. Sono in grado di riscaldare, raffreddare e produrre acqua calda abbattendo i costi del 50 % e riducendo le emissioni di CO2 fino al 60 % (rispetto ai sistemi tradizionali che usano combustibili fossili).
La tecnologia utilizza direttamente l'energia fornita dal sole e dall'ambiente (suolo, aria e acqua). Inoltre, sfrutta la CO2 come fluido refrigerante caratterizzato da un basso impatto ambientale.
Prendiamo, ad esempio, un ambiente di 150 metri quadri, con due servizi igienici. Per riscaldare l'ambiente e produrre acqua calda, un utente domestico spende, complessivamente:
- 2.620 euro all'anno, nel caso di una caldaia tradizionale a GPL
- 1.700 euro all'anno, nel caso di una caldaia tradizionale a gas metano
- 1.095 euro all'anno, con le pompe di calore di ultima generazione
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