Passa ai contenuti principali

A Trieste Next 2017 il protagonista è il mare

Trieste Next è il Festival della Ricerca Scientifica che si tiene ogni settembre a Trieste: quest'anno l'appuntamento è dal 21 al 23 settembre.

Trieste Next 2013
Martina Micalizzi da Trieste Next
Il mare è al centro della sesta edizione di Trieste Next, il Festival della Ricerca Scientifica che si tiene ogni settembre a Trieste: biologia marina, pesca sostenibile, ingegneria marittima d'avanguardia, alimentazione, professioni del futuro legate a questa importate risorsa, innalzamento dei mari, ricerca in Antartide.

Tutti questi e molti altri sono i temi che saranno affrontati a Trieste Next 2017 - "Un mare di scienza", dal 21 al 23 settembre, grazie al sostegno degli istituti di ricerca che costituiscono il cuore del "Sistema Trieste". Promotori di questa edizione sono l'Università di Trieste, AREA Science Park, l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), il Comune di Trieste e VeneziePost.

Inoltre, quest'anno Trieste occupa un ruolo particolarmente centrale nel panorama della ricerca scientifica europea, essendo stata appena nominata Capitale Europea della Scienza 2020. Durante il Festival ci saranno perciò molte anticipazioni sull'EuroScience Open Forum 2020, l'evento che porterà in questa città scienziati e operatori del settore della ricerca da tutto il mondo.

Tra gli ospiti di spicco della manifestazione ci sarà Antonio Lazcano, celebre biologo messicano che racconterà come le Galapagos sono state di ispirazione per lo studio dell'evoluzione della vita. Sandra Savaglio, astrofisica che si è meritata una copertina su Time, da anni impegnata anche sul fronte delle pari opportunità nelle professioni scientifiche, terrà un intervento su "donne e scienza". Dominick Salvatore, economista statunitense di origini italiane famoso anche per la sua opera di divulgazione, parlerà invece di crescita sostenibile ed economia globalizzata.

E ancora: l'archistar Mario Cucinella, che curerà il Padiglione Italia della Biennale Architettura 2018, Laura Steindler, ricercatrice di Microbiologia e Biologia marina all'Università di Haifa, Wolfgang Proβ, docente emerito di Letterature comparate dell'Università di Berna, Mike Maric, campione mondiale di apnea e coach di Federica Pellegrini.

Trieste Next offrirà al pubblico anche la possibilità di visitare la OGS Explora, la nave di ricerca protagonista di molte campagne antartiche, che resterà attraccata di fronte a Piazza Unità per tutta la durata della manifestazione.

Nei giorni del festival si terranno anche due importanti iniziative che faranno da ponte tra ricerca e aziende: EuroBioHighTech e il NEXT Maritime Technologies' Day. Il primo metterà in contatto scienziati e imprenditori nei settori del biomedicale, biotecnologico e bioinformatico; il secondo, vera novità di quest'anno, riguarderà l'innovazione in campo marittimo.

Tutti gli eventi sono gratuiti, ma è richiesta la registrazione online sul sito www.triestenext.it, dove ci si può prenotare per i vari eventi in programma.

Commenti

I post più letti dell'ultimo mese

Ciro e Antonio: dinosauri italiani

Ciro e Antonio sono fossili di dinosauro famosi nel mondo, ma praticamente sconosciuti nel nostro Paese. Ve li voglio presentare . Ciro è stato il primo dinosauro in assoluto ad essere scoperto in Italia, a Pietraroja (Benevento) nel 1980. Lo scopritore, Giovanni Todesco , era un appassionato di fossili che scambiò il piccolo dinosauro per una semplice lucertola e per questo motivo conservò l'esemplare in casa sua per anni. Nel 1993, dopo aver visto il film "Jurassic Park", decise di mostrare il fossile al paleontologo Giorgio Teruzzi, che lo riconobbe per quello che era: un piccolo di dinosauro.   (la foto è di proprietà di Scienza in Rete ) Nel 1998 venne riconosciuto come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia . Il fossile, infatti, è fra i più completi che esistano ed è il primo a presentare organi interni e tessuti molli in uno straordinario stato di conservazione .

10 libri sulla scienza da leggere almeno una volta nella vita

Di libri da leggere almeno una volta nella vita, ce ne sarebbero centinaia . Libri, come L'origine delle specie di Charles Darwin , sono delle pietre miliari per la scienza e per la letteratura. Ma non lo troverete, in questo elenco. Invece, i 10 libri che ho scelto sono meno noti. Ma mi hanno fatto amare la scienza e hanno cambiato il mio modo di pensare e di guardare il mondo . 1. Il mago dei numeri di Hans Magnus Enzensberger . Dodici notti. Dodici sogni, in cui Roberto incontrerà il Mago dei numeri. Roberto non sopporta la matematica. Ma i suoi viaggi notturni in compagnia del mago gli faranno cambiare idea. È vero, si tratta di un libro per ragazzi, ma lo trovo divertente da rileggere anche adesso . Ed è perfetto da far leggere nelle scuole: tutti gli studenti vorranno essere come il protagonista, e diventare apprendisti dei numeri. 2. Morti di scienza di Pierre Zweiacker . Ecco un punto di vista insolito sulla storia della scienza: inventori e...

PELL: il nuovo sistema anti-sprechi per l'illuminazione pubblica

La riqualificazione del sistema di illuminazione pubblica nazionale, attraverso interventi di efficienza aventi come oggetto la sostituzione delle tecnologie illuminanti e le modalità di gestione degli impianti, permetterebbero di abbattere di oltre un terzo i consumi di energia, con un risparmio di circa 400 milioni di euro, e un milione di tonnellate in meno di emissioni di CO2. Immagine di pubblico dominio: https://www.flickr.com/people/26502269@N00 Si chiama Public Energy Living Lab (PELL) , ed è un sistema di gestione messo a punto dall' ENEA per monitorare e rendere trasparenti i consumi nell'illuminazione pubblica . In particolare, PELL consente di programmare interventi di efficientamento che, applicati agli 11mila punti luce pubblici a livello nazionale, potrebbero far risparmiare quasi 400 milioni l'anno , pari a circa un terzo della bolletta per l'illuminazione pubblica degli 8mila comuni italiani. Già in fase di sperimentazione in venti com...

Un'ondata di email infette colpisce l'Italia

ESET ha registrato un gran numero di email infette, causate da Nemucod. In Italia è responsabile del 42 % di tutte le infezioni rilevate. Immagine di pubblico dominio: https://www.flickr.com/photos/atosorigin/ I ricercatori di ESET , il più grande produttore di software per la sicurezza digitale dell'Unione Europea, hanno registrato un aumento del numero delle email infette , causate dal trojan Nemucod . In Italia, durante lo scorso 11 marzo, ha raggiunto il picco di infezioni del 42 % . È stato rilevato con il nome di JS /TrojanDownloader.Nemucod . Questo malware si diffonde attraverso email scritte in modo molto affidabile, che appaiono come fatture, atti giudiziari o altri documenti ufficiali . Le email contengono un allegato zip malevolo con un file JavaScript che, se aperto, scarica e installa il malware sul dispositivo delle vittime.

I batteri possono ripulire il Mar Piccolo di Taranto

Uno studio dell'IRSA-CNR ha dimostrato, per la prima volta, che nel sedimento marino del Mar Piccolo di Taranto sono presenti microrganismi in grado di ridurre in modo efficiente il livello di contaminazione da policlorobifenili. Immagine di pubblico dominio: mafe de baggis "Molti contaminanti tossici, come i policlorobifenili (PCB) , si possono accumulare nei sedimenti dei nostri mari ". A parlare è Simona Rossetti , ricercatrice dell' Istituto di Ricerca Sulle Acque del CNR ( IRSA-CNR ) che, nell'ambito del progetto bandiera " Ritmare ", ha firmato uno studio sul Mar Piccolo di Taranto , dimostrando le potenzialità di biorecupero dei sedimenti contaminati. I risultati dello studio sono seguiti dal Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, Vera Corbelli , che ha sottoscritto un accordo con il Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l'Ambiente ( DT...